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150 anni dalla nascita di Grazia Deledda: l’omaggio alla scrittrice nuorese

Al via le “Giornate deleddiane”, una serie di incontri ed eventi dedicati a Grazia Deledda che la città di Nuoro ha organizzato in nome della scrittrice Premio Nobel 

di Naomi Di Roberto

“Sono una modestissima signorina di provincia che ha molta volontà e coraggio in arte, ma anche nella sua vita, solitaria e silenziosa, è la più timida ragazza del mondo” ha  raccontato al direttore del giornale L’ultima moda

Sono già trascorsi ben 150 anni dalla nascita di Grazia Deledda. La scrittrice nuorese, Premio Nobel per la letteratura nel 1926, viene ricordata come la seconda donna, dopo la svedese Selma Lagerlöf, a ricevere questo riconoscimento, nonché la prima di nazionalità italiana. 

Grazia Deledda dedica la sua vita alla scrittura, all’amore per la sua terra, la Sardegna, sempre protagonista indiscussa delle sue opere, e nonostante le fortissime critiche riuscì comunque a conquistare il Nobel “per i suoi scritti di ispirazione idealistica che raffigurano con chiarezza plastica la vita sulla sua isola natale e affrontano con profondità e simpatia i problemi umani in genere”. Per tutta la Sardegna, in particolare per la città di Nuoro, questo è dunque un anno di importantissime celebrazioni in onore proprio di Grazia Deledda che, con grande personalità, ha reso omaggio all’isola raccontando i paesaggi, usi e costumi della sua gente.

In occasione delle “Giornate deleddiane” l’assessore alla Cultura Luigi Crisponi aveva annunciato “un cartellone di eventi che copriranno il 2021 e il 2022 e spazieranno dalla narrativa, alla poesia, dalla musica ai balli tradizionali. Sempre nell’ambito dell’anniversario dei 150 anni si terrà un concorso letterario, rivolto agli studenti di scuole e università”. L’inaugurazione di questa serie di eventi è iniziata con il concerto degli allievi del Conservatorio di Sassari.

“La celebrazione non vuole solo essere il momento del ricordo e dell’omaggio, ma soprattutto vuole esaltare la donna Grazia, il suo spirito avanguardistico e al tempo stesso tradizionale, l’animo orgoglioso e battagliero, la sua tenacia e granitica resistenza alle avversità, il suo sguardo femminile del mondo e sul mondo” spiega all’Ansa Stefania Masala, commissaria straordinaria dell’Istituto Superiore Regionale Etnografico (Isre), l’ente incaricato organizzare gli eventi commemorativi e custode della Casa Museo dove Grazia Deledda nacque.