Il Nobel John Gurdon aggredito dal figlio alcolizzato
Il figlio del biologo inglese è stato processato e condannato a un anno in carcere per aver assalito entrambi i genitori
Il 16 gennaio, al tribunale di Cambridge, si è tenuta l’udienza per la denuncia fatta da John Gurdon (Nobel per la medicina 2012) e sua moglie Jean contro il figlio. William Gurdon, 45 anni, disoccupato, e con problemi di alcolismo, ha cercato di strangolare il padre e ha ferito la madre. L’aggressione è accaduta nella casa di famiglia il 31 ottobre dello scorso anno.
Quel giorno John Gurdon era tornato a casa dall’università verso le ore 13 e vedendo il figlio William già ubriaco gli aveva consigliato di seguire un altro programma di riabilitazione (ne aveva fatto uno in precedenza). Nella denuncia, John Gurdon, ha precisato che la sua proposta aveva scatenato l’aggressività di William.
«Improvvisamente William, barcollando, si è lanciato verso John e ha spinto Jean, che stava in mezzo a loro, facendola cadere a terra e provocandole una ferita alla testa. Quando Jean si è rialzata ha visto John sul pavimento con William che cercava di strangolarlo. John stava soffocando e lei ha cercato di tirare via il figlio, ma lui era troppo forte. Così ha gridato. William ha lasciato la presa e lei ha chiamato la polizia», queste le parole dell’avvocato del biologo durante l’udienza. Ha anche aggiunto che, all’arresto, William aveva detto agli ufficiali di aver intenzionalmente aggredito i genitori perché voleva farsi arrestare: secondo lui la madre non aveva mai fatto nulla per aiutarlo con il problema dell’alcolismo.
L’avvocato della difesa ha invece presentato al tribunale la situazione generale di William: ha sempre vissuto con i genitori perché soffre di epilessia, inoltre, negli anni non è riuscito a trovare un lavoro fisso e non ha soldi (eccetto le 20.000 sterline nel conto risparmi dategli dai genitori). Questa condizione e il fatto che al tempo del reato beveva ogni giorno lo avevano reso più suscettibile a un comportamento aggressivo verso i genitori.
William Gurdon è stato dichiarato colpevole: dovrà scontare una pena detentiva (sospesa per un anno), con 12 mesi di sorveglianza e un programma riabilitativo obbligatorio per la dipendenza da alcol.
Poco prima di annunciare la sentenza, il giudice Ken Sheraton si è rivolto direttamente a William: «Il tuo comportamento è stato vergognoso. I tuoi genitori ti hanno mantenuto e ti hanno dato un posto per vivere, e tu li hai trattati così. Vorrei mandarti in carcere oggi stesso, ma sembra che i tuoi genitori non abbiano chiesto una ingiunzione restrittiva».
Dopo l’udienza, Jean Gurdon ha detto: «William si è pentito di quello che ha fatto e sta provando a risolvere tutti i suoi problemi. Noi lo accoglieremo di nuovo in casa. Lo amiamo e desideriamo aiutarlo. Queste ultime settimane sono state terribili per la nostra famiglia perché non siamo stati in grado di vederlo. Ora vogliamo metterci tutto alle spalle e andare avanti».
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