Elementary, Watson! La medaglia del DNA vale quattro milioni di dollari
James Watson, premio Nobel nel 1962 per aver scoperto la struttura molecolare del DNA, ha venduto all’asta la propria medaglia «per motivi economici». L’acquirente, il russo Alisher Usamov, gliela regala per il suo impegno nella lotta al cancro
Il 4 dicembre, da Christie’s a New York, veniva battuta all’asta la medaglia di un premio Nobel ancora vivente, James Dewey Watson. Il biologo statunitense, che scoprì la doppia elica, ha motivato così la scelta di vendere il simbolo del premio più ambito da ogni scienziato: «Nessuno vuole ammettere che io esista». In un’intervista al Financial Times, infatti, ha dichiarato di essere diventato una «non persona» per la comunità scientifica, che lo ha allontanato in seguito alle sue dichiarazioni del 2007 sul quoziente intellettivo degli africani.
La medaglia è stata acquistata da Alisher Usmanov, l’uomo più ricco di Russia, per 4.757.000$. Pochi giorni dopo, però, ha deciso di restituirla allo scienziato perché «ha fatto tanto per la lotta al cancro, malattia di cui è morto mio padre».
Come dichiarato da James Watson nell’atto di vendita della medaglia, la metà dei proventi d’asta verrà donata a enti caritativi. Il resto servirà al biologo per finanziare le proprie casse, avendo speso il premio in denaro in belle case e opere d’arte, ed essendo praticamente disoccupato, dopo l’emarginazione imposta dalla comunità scientifica.
Al Sunday Telegraph dichiarò infatti: «Se si potesse trovare il gene che determina la sessualità, e una donna decidesse che non vuole avere un figlio omosessuale, io la appoggerei». All’Indipendent, invece, aveva detto: «i neri sono meno intelligenti dei bianchi», visto che «non c’è un valido motivo per prevedere che le capacità intellettive delle persone divise geograficamente, al momento della loro evoluzione, si siano sviluppate in maniera identica».
Cose che nella scienza si pagano.
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