Ettore Majorana: a un passo dal Nobel

Ettore Majorana: a un passo dal Nobel

L’esperimento CUORE mette alle strette il neutrino di Majorana. Questo è il titolo di un comunicato stampa emesso dai Laboratori del Gran Sasso e dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) lo scorso aprile. Alcuni ricercatori italiani avrebbero infatti individuato, con una precisione mai raggiunta prima, i valori di energia in cui andare a cercare il “doppio decadimento beta senza neutrini“, un fenomeno ipotizzato oltre settant’anni fa dal fisico teorico Ettore Majorana e mai rivelato.

Ma chi era Ettore Majorana? Forse il più geniale dei ragazzi di via Panisperna, i fisici che, negli anni Trenta a Roma, collaborarono con Enrico Fermi allo studio delle proprietà dei neutroni lenti. Le loro scoperte portarono Fermi al Nobel per la fisica nel 1938 e il mondo intero verso l’era atomica, che si aprì purtroppo tragicamente con la costruzione (e l’uso) delle prime armi nucleari.

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Regio Istituto di Fisica di via Panisperna, dove lavorava il gruppo di studenti di Enrico Fermi (Credits Museo di fisica, Sapienza Università di Roma)

Il 27 marzo 1938, a Palermo, Majorana salì su un traghetto diretto a Napoli, e da allora non se ne seppe più nulla. Sparì misteriosamente. Aveva 33 anni. Suicidio? Fuga? Rapimento? Sono state molte le ipotesi fatte a riguardo, ma nessuna ha mai trovato una conferma definitiva, conferendo così ancora più fascino a un uomo già di per sé intrigante per la sua genialità e il carattere schivo. Come elusive sono i neutrini, le particelle su cui ha formulato la teoria che ora, dopo oltre settant’anni di tentativi, si appresta a verificare l’esperimento CUORE (Cryogenic Underground Observatory for Rare Events).

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Ugo Amaldi, professore e fisico sperimentale figlio di Edoardo Amaldi (Credits Daniele Bergesio)

«Se CUORE confermasse l’esistenza di questo fenomeno, allora sì, questo garantirebbe il Nobel a Majorana, se fosse vivo», ha affermato il professore Ugo Amaldi, figlio di Edoardo, l’amico più vicino a Majorana negli anni in cui lavoravano insieme all’istituto di via Panisperna. Il Nobel non si dà ai morti. È vero, ma Majorana è morto? Non si sa. «Nulla impedisce di attribuire l’insigne riconoscimento in absentia. Dopotutto Einstein ricevette il suo per procura», ha spiegato Joao Magueijo, fisico e autore di una recente biografia del fisico scomparso.

Ma chi era Ettore Majorana per i ragazzi di via Panisperna? Che idea si fecero della sua scomparsa? E cosa pensa Ugo Amaldi, professore e fisico sperimentale, della proposta di Joao Magueijo? Ce lo spiega in questo video.