ll futuro dei veicoli elettrici secondo il Nobel Akira Yoshino
Yoshino, uno dei padri delle batterie al litio, racconta qual è il futuro della prossima generazione di batterie per veicoli elettrici e la possibilità che Apple possa guidare questo mercato
di Jacopo De Luca
Uno dei padri delle batterie al litio, Akira Yoshino, ha rilasciato un’intervista a Reuters sul futuro della prossima generazione di batterie per veicoli elettrici, le potenzialità che hanno i veicoli elettrici che possono ricaricarsi autonomamente, le prospettive per i veicoli a idrogeno e la possibilità che Apple possa guidare l’innovazione delle industrie automobilistiche portandole verso un futuro a energia pulita.
Prima di approfondire cosa ha detto, diamo uno sguardo a chi è. Akira Yoshino è il vincitore del Premio Nobel per la chimica 2019 (insieme a John B. Goodenough e M. Stanley Whittingham) per il suo lavoro sulle batterie ricaricabili agli ioni di litio. Le prime pile di questo tipo, sviluppate intorno agli anni Settanta, erano di litio puro e sfruttavano la facilità con cui questo elemento perde l’elettrone sull’ultimo orbitale esterno per trasformare energia chimica in elettrica. Il lavoro di Yoshino si è concentrato sulla sostituzione del litio puro, tossico, altamente infiammabile e leggermente esplosivo, per usarne solamente gli ioni, decisamente più sicuri. Dagli anni Settanta a oggi, le pile al litio hanno permesso di avviare una vera e propria rivoluzione energetica, offrendo un’alternativa all’utilizzo di combustibili fossili grazie alla possibilità di accumulare energia elettrica da fonti rinnovabili. Le troviamo in tutti gli oggetti di uso comune, tra cui cellulari, computer portatili e – per l’appunto – auto elettriche.
Proprio riguardo queste ultime, Yoshino ha individuato due aree di innovazione per lo sviluppo di future batterie ricaricabili a litio per le auto elettriche: la prima consiste nello sviluppo di nuovi materiali per catodi e anodi, ossia gli elettrodi, elementi fondamentali della pila dove avvengono le reazioni di ossidoriduzione; la seconda riguarda invece l’ecosistema di utilizzo del veicolo elettrico stesso. Il car sharing, secondo Yoshino, infatti, sarebbe il futuro della viabilità, soprattutto se i prossimi veicoli elettrici potranno caricarsi wireless.
“Se il veicolo non può ricaricarsi autonomamente senza l’intervento umano, il sistema non ha senso”, afferma il Premio Nobel mettendo a confronto i veicoli a idrogeno e a benzina con quelli elettrici. Yoshino specifica ancora che la possibilità di ricarica automatica potrebbe fortemente spostare l’interesse degli investitori verso i veicoli elettrici che risulterebbero tanto pratici nell’utilizzo, che andrebbero a sostituire lentamente i veicoli che richiederebbero ancora l’intervento umano per la ricarica. “Se l’aspirapolvere Roomba avesse bisogno di una persona per “riempire il serbatoio”, nessuno lo comprerebbe”.
Yoshino conclude l’intervista con una riflessione sul futuro dell’industria delle auto elettriche. Secondo il Nobel ci sarà una convergenza fra le industrie automobilistica e quella informatica e a guidare questa nuova industria emergente sarà Apple. L’opinione di Akira è che se veramente Apple volesse essere a capo di una tale innovazione, superando perfino Tesla, dovrebbe far uscire un nuovo prodotto entro il 2025.
Immagine in evidenza: 文部科学省ホームページ, CC BY 4.0 https://creativecommons.org/licenses/by/4.0, attraverso Wikimedia Commons
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