Nella galassia della Fondazione Nobel
Negli ultimi anni si sono moltiplicati gli eventi e le attività collaterali all’assegnazione dei premi Nobel
Lo scorso marzo si è svolta a Dubai la seconda edizione delle Nobel Prize Series, un ciclo di conferenze itineranti in cui diversi premi Nobel si confrontano su un tema specifico, interagendo con il pubblico. Il meeting, incentrato sull’importanza dell’educazione scientifica per la formazione delle nuove generazioni, ha visto la presenza di tre premiati di Stoccolma: Martin Chalfie, Nobel per la chimica 2008, George Smoot, Nobel per la fisica 2006, e Kurt Wutrich, Nobel per la chimica 2002. I tre scienziati, nel corso di tavole rotonde, lezioni e incontri informali, hanno condiviso le proprie storie personali con giovani studenti, offrendo loro utili consigli.
Le Nobel Prize Series, la cui prima edizione si era svolta nel novembre 2015 a Singapore, rappresentano una delle tante iniziative promosse dalla Fondazione Nobel, che negli ultimi anni ha notevolmente ampliato il proprio campo di attività. La stessa cerimonia di assegnazione dei premi, che per tradizione si svolge a Stoccolma nel mese di dicembre, è inserita ormai da diversi anni all’interno della Nobel Week, una settimana molto ricca di eventi e iniziative che fanno da corollario alla premiazione. Tra questi, dal 2012 va in scena il Nobel Week Dialogue, una conferenza in cui premi Nobel, scienziati e cittadini si confrontano su temi riguardanti il rapporto tra scienza e società. Non mancano anche appuntamenti più leggeri come il Nobel Prize Concert, la cui prima edizione risale al 1991: a guidare la Royal Stockholm Philharmonic Orchestra si sono avvicendati negli anni alcuni tra i più importanti direttori d’orchestra del mondo, tra cui Franz Welser-Möst, Riccardo Muti e Christoph Eschenbach. Negli stessi giorni a Oslo, teatro della premiazione per i Nobel per la pace, si svolge invece da oltre vent’anni il Nobel Peace Prize Concert, evento solitamente più pop rispetto al concerto di Stoccolma.
Ma chi volesse respirare aria di Nobel anche in altri periodi dell’anno non resta deluso. Se si passa da Stoccolma, è sempre possibile visitare il Nobel Museum, inaugurato nel 2001 in occasione del centenario della prima assegnazione dei premi. Il museo, aperto tutto l’anno, ripercorre la storia del premio e dei suoi protagonisti, senza perdere di vista i tanti avvenimenti storici che ne hanno fatto da sfondo. Ospita anche esposizioni temporanee su temi specifici legati ai Nobel, ed è sede di numerosi eventi e conferenze. Anche a Oslo si può visitare un museo analogo dedicato ai Nobel per la pace, aperto dal 2005.
Chi invece è più pigro, o non può permettersi un viaggio nella penisola scandinava, può comunque rimanere aggiornato su tutto ciò che ruota intorno al mondo dei premi Nobel grazie alle attività di Nobel Media, una compagnia nata da una costola della Fondazione Nobel nel 2004. La compagnia gestisce la comunicazione sul premio Nobel, dall’aggiornamento del sito ufficiale alla produzione di contenuti audio e video, fino alla gestione dei social network. L’offerta di contenuti, complice soprattutto l’esplosione dei social, anche in questo caso è cresciuta esponenzialmente negli ultimi anni ed è ormai molto ricca.
«La nascita di queste iniziative – sottolinea il direttore esecutivo della Fondazione Nobel Lars Heikensten – ha lo scopo di stimolare il pubblico alla riflessione e alla discussione attorno alle questioni più importanti del nostro tempo, viste attraverso il racconto delle storie riguardanti i premi Nobel e le loro scoperte, a volte con il coinvolgimento diretto dei premiati». Il prossimo obiettivo è forse il più ambizioso. Nel 2019 è infatti prevista l’apertura del Nobel Center, la nuova “casa” del premio Nobel. La struttura, già in fase di costruzione nella penisola di Blasieholme (che si affaccia sul centro storico di Stoccolma), ospiterà la premiazione annuale, un più moderno Nobel Museum e diventerà la sede naturale per eventi, meeting e conferenze legate al premio Nobel. «Il nostro obiettivo – conclude Heikenstein – è rendere il Nobel Center l’attrazione principale della città, diventando un punto di riferimento sia per i turisti che per gli stessi abitanti di Stoccolma».
Immagine in evidenza: modello del Nobel Center (Credits: nobelcenter.se)
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