Abdus Salam: un Nobel, due identità
Abdus Salam, Nobel per la fisica nel 1979, primo pakistano a ricevere il riconoscimento, apparteneva a una minoranza religiosa musulmana non riconosciuta in Pakistan: per questo motivo ebbe un rapporto controverso con il suo paese che nonostante il Nobel negò la sua identità religiosa e nazionale
Nel 1979 Abdus Salam, brillante fisico teorico, è il primo pakistano a vincere il Nobel. Riceve il premio in fisica con Sheldon Lee Glashow e Steven Weinberg per il suo contributo allo sviluppo della teoria dell’unificazione elettrodebole. Al suo rientro in Pakistan dopo la premiazione non c’è nessuna rappresentanza di stato a riceverlo. La causa è la sua appartenenza a una minoranza religiosa. Per il suo paese è un eretico, non gradito.
Ma non è sempre stato così. Facciamo un passo indietro, negli anni sessanta. Abdus Salam è un fervente musulmano di fede Ahmadi (minoranza religiosa musulmana) e sogna un Pakistan in cui la cultura scientifica sia alla portata di tutti. Si impegna personalmente per questo e dal 1960 al 1974 ricopre il ruolo di consulente scientifico presso il Ministero della Scienza e della Tecnologia in Pakistan. La sua competenza è profondamente apprezzata e lui lavora senza sosta perché la cultura scientifica si diffonda nel tessuto politico e sociale del paese. Fino a quando, nel 1974, il Pakistan, attraverso un emendamento costituzionale, dichiara la fede Ahmadi un’eresia e i suoi fedeli dei non-musulmani.
Improvvisamente Salam perde la sua identità religiosa, diventa un nemico del suo paese e non può più partecipare a conferenze presso università pubbliche. Decide di abbandonare il Pakistan come segno di protesta. Riafferma pubblicamente la sua fede musulmana e la sua identità di pakistano musulmano e reclama un Pakistan moderno che tuteli tutte le libertà e le minoranze. Negli anni successivi vive all’estero fra il Cerne il Centro Internazionale di fisica teorica (ICTP) da lui fondato, nel 1964, a Trieste in Italia. Al Cern si dedica allo studio delle particelle elementari contribuendo a costruire la teoria dell’unificazione elettrodebole, in cui due delle interazioni fondamentali della fisica, quella elettromagnetica e quella nucleare debole, sono descritte come un’unica interazione. Trieste è per Salam la sua seconda casa, dove realizza la sua aspirazione più grande, quella di avere un istituto sovrannazionale che sostiene la formazione dei giovani ricercatori da tutto il mondo ma che soprattutto offre agli studenti dai paesi meno sviluppati la possibilità di avvicinarsi alla scienza. L’ICTP sarà la connessione di Salam con il Pakistan attraverso i tanti studenti pakistani accolti nel centro.
Arriva il Nobel ma non cambiano i rapporti con il suo paese. Il Pakistan non organizza nessun evento ufficiale per celebrare la sua premiazione e continua ostinatamente a ignorarlo e a oscurare la sua memoria anche dopo la sua morte avvenuta nel 1996. Nessun funerale di stato per lui. Viene sepolto, per sua volontà, a Rabwah la città dove la minoranza Ahmadi si era insediata. Era nato il 29 gennaio 1926 a Punjab. Nel 2014 per ordine di un tribunale pakistano la parola “musulmano” è cancellata dalla sua lapide, dove era riportata la frase “Il primo premio Nobel musulmano”.
Abdus Salam,“primo premio Nobel pakistano” non appare nei libri e nei testi scolastici in Pakistan. Ancora oggi in Pakistan le due identità di Salam sono negate. Alla sua morte l’ICTP di Trieste viene intitolato a lui.
Credits immagine in evidenza: Nobelprize.org
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