Un premio Nobel alla scoperta dei misteri della cannabis
Aaron Ciechanover, premio Nobel per la chimica nel 2004, si lancia in una nuova sfida: studiare le proprietà della cannabis per identificare nuovi trattamenti terapeutici. Annunciata la collaborazione con la Panaxia Pharmaceutical Industries
Il tema del proibizionismo e dell’uso della cannabis, che già in passato ha coinvolto i premi Nobel, si mantiene sempre caldo e con colpi di scena opposti. Mentre in Italia una sentenza della Cassazione dichiara illegale la vendita di prodotti derivanti dalla coltivazione della cannabis, in Israele, la compagnia Panaxia Pharmaceutical Industries, specializzata in prodotti farmaceutici a base di canapa, ha nominato il premio Nobel Aaron Ciechanover (72) membro del comitato consultivo. Per la compagnia l’ingresso di uno scienziato di fama mondiale come Ciechanover nell’azienda rappresenta un punto di svolta, contribuendo a rendere la Panaxia una delle principali compagnie del settore. “L’arrivo di Ciechanover contribuirà in modo significativo alla ricerca che conduciamo per rendere la cannabis farmaceutica accessibile al maggior numero possibile di pazienti e a trattare una più vasta gamma di malattie“, ne è convinto Dadi Segal, Ceo e fondatore della compagnia. Molto determinato per la nuova avventura è il premio Nobel, fiducioso nelle potenzialità dei prodotti a base di cannabis di “fornire ai pazienti affetti da diverse malattie un vero trattamento terapeutico“, ha dichiarato Ciechanover in una recente intervista rilasciata a Forbes.
Il biologo israeliano si dichiara molto affascinato dal mistero che è racchiuso in questa pianta. La decisione di collaborare con la Panaxia non è però dettata dal fascino e dall’aspetto mistico che circonda la canapa, ma piuttosto dalla possibilità di mettere a disposizione le sue conoscenze per la realizzazione di prodotti che potrebbero concretamente aiutare i pazienti: “La cannabis è un mondo di misteri, ma non è per questo che ho deciso di unirmi alla Panaxia. Il mio vero desiderio è quello di aiutare la compagnia, con le mie conoscenze, a sviluppare i suoi prodotti“, ha dichiarato Ciechanover.
Sembra scontato pensare al contributo che un vincitore del premio Nobel possa dare a una compagnia farmaceutica impegnata nella ricerca. Al riguardo, l’unico a non dare molto peso al riconoscimento è proprio Ciechanover, che nel 2004 ha condiviso il premio con Avram Hershko e Irwin Rose “per la scoperta della degradazione delle proteine ubiquitina dipendente“. “Non penso che il premio Nobel aggiunga qualcosa alle mie capacità medico-scientifiche. Non ha poteri magici“, il pensiero di Ciechanover, che invece individua nella sua conoscenza della medicina tradizionale il principale apporto da mettere a disposizione dell’azienda. “Ho imparato molto sulla medicina tradizionale, soprattutto quella cinese. Penso che queste conoscenze rappresentino una preziosa fonte di informazioni sull’utilizzo delle piante, anche della canapa“, afferma il biologo, che aggiunge: “spero che le mie conoscenze, insieme a quelle dei miei colleghi, possano realmente guidare la compagnia nei suoi campi di ricerca“.
Attualmente la Panaxia è la più grande azienda di prodotti farmaceutici a base di cannabis di Israele. Da sola copre circa il 90% del mercato del paese in questo settore, immettendo migliaia di prodotti ogni mese. Inoltre, è la prima azienda ad aver ricevuto il permesso per produrre un farmaco basato sulla cannabis e di fornire servizi di distribuzione di questi prodotti. Insomma, gode di una posizione di sicuro vantaggio. Ma come dichiara il Ceo Segal, “la Panaxia non è solo un’azienda, è anche un ente scientifico“. ÈAttualmente la Panaxia è la più grande azienda di prodotti farmaceutici a base di cannabis di Israele. Da sola copre circa il 90% del mercato del paese in questo settore, immettendo migliaia di prodotti ogni mese. Inoltre, è la prima azienda ad aver ricevuto il permesso per produrre un farmaco basato sulla cannabis e di fornire servizi di distribuzione di questi prodotti. Insomma, gode di una posizione di sicuro vantaggio. Ma come dichiara il Ceo Segal, “la Panaxia non è solo un’azienda, è anche un ente scientifico“. È proprio per mantenere elevato questo valore scientifico che la compagnia sta cercando di collaborare con il mondo accademico, convinta che l’ingresso di Ciechanover possa essere di grande aiuto nel garantire nuove collaborazioni.
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