Frederick Sanger, lo scienziato del sequenziamento
di Mattia Fraschetti, III J, IIS “Di Vittorio-Lattanzio”, Roma
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La tecnica del sequenziamento del DNA, ideata e realizzata da Frederick Sanger, e da cui prende il suo nome, ha avuto un effetto positivo e duraturo per la ricerca scientifica, poiché è divenuta di fondamentale importanza per gli studi di biologia molecolare.
Frederick Sanger nacque il 13 agosto 1918 a Rendcomb (Inghilterra) e morì il 19 novembre 2013 a Cambridge. Fu un biochimico, vincitore di due premi Nobel per la chimica, il primo nel 1958 per aver elaborato la sequenza amminoacidica completa dell’insulina e il secondo nel 1980 per il metodo di sequenziamento degli acidi nucleici, inaugurando così una nuova era della biologia, che ha portato al sequenziamento del genoma umano.
Sanger si laureò nel 1943 all’università di Cambridge, dove proseguì i propri studi sperimentali sul metabolismo degli amminoacidici e la determinazione della struttura delle proteine, lavorando insieme ad Albert Neuberger sul metabolismo della lisina. All’epoca si riteneva che le proteine fossero costituite da lunghe catene di amminoacidi e per l’insulina, già nel 1935, era stata determinata la posizione N-terminale di un residuo di fenilalanina.
Sanger iniziò a studiare l’insulina, sia per la sua importanza fisiologica in ambito medico nel trattamento del diabete, sia perché era una delle poche proteine che allora potevano essere ottenute allo stato puro. Nel 1949 completò la sequenza amminoacidica di una catena peptidica dell’insulina (catena B) e successivamente, nel 1953, di un’altra catena (catena A). Nel 1955 Sanger determinò la posizione dei residui di cisteina che formano i ponti disolfuro tra le due catene e pubblicò la sequenza amminoacidica completa dell’insulina. Questi studi molto approfonditi lo portarono a ricevere nel 1958 il premio Nobel per la chimica.
Negli anni successivi, Sanger si dedicò allo studio del DNA, mettendo a punto un metodo di identificazione rapida della sequenza dei nucleotidi all’interno della molecola di DNA. Grazie a questa tecnica, Sanger ottenne insieme a due scienziati statunitensi, il biochimico Paul Berg e il biologo Walter Gilbert, il secondo premio Nobel per la chimica nel 1980. Il sequenziamento del DNA consente di “leggere” il codice genetico ed ha inoltre permesso lo sviluppo della ricerca biologica di base con applicazioni in svariati campi come la diagnostica, le biotecnologie, le scienze forensi e in futuro verso la medicina personalizzata.
La figura di Sanger è affascinante non solo per aver ottenuto i due premi Nobel in chimica, ma soprattutto perché le sue scoperte trovano immediata applicazione per la cura di molte malattie che colpiscono un gran numero di persone, aprendo nuovi orizzonti per la ricerca al servizio di tutta l’umanità.
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