Guglielmo Marconi, l’uomo proiettato verso il futuro!
di Mattia Meloni,Classe 3J, IIS Di Vittorio – Lattanzio Roma
Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.
Nel suo discorso tenuto alla consegna del premio Nobel, Marconi affermò : ”Un giorno sarà possibile mandare messaggi in ogni angolo della terra utilizzando una quantità talmente piccola di energia , che anche i costi saranno molto bassi.” Questa previsione possiamo dire ora che si è pienamente realizzata.
Guglielmo Marconi fu un inventore e anche imprenditore e politico italiano, nato a Bologna il 25 aprile 1874 e morto a Roma il 20 luglio 1937. Per gran parte della sua vita, si interessò alla telegrafia senza fili e allo sviluppo di quest’ultima. È proprio dai suoi studi che derivano le tecnologie odierne di radio, telefono e televisione.
Guglielmo Marconi condusse esperimenti dal 1894 fino ai primi anni 1930 e, grazie agli studi da lui compiuti, vinse il premio Nobel per la fisica nel 1909. Durante l’estate del 1894, essendo certo della propagazione delle onde elettromagnetiche, vi si dedicò con fervore. La svolta arrivò appena un anno dopo, nel 1895: dopo aver perfezionato più volte una sua invenzione (aveva dato al coherer un’eccezionale sensibilità) decise di testarla e il risultato che ottenne fu incredibile.
L’8 dicembre 1895, dopo vari tentativi, l’apparecchio si dimostrò valido nel comunicare e ricevere segnali a distanza, ma anche nel superare gli ostacoli naturali (come la collina dietro Villa Griffone); un colpo di fucile, che il maggiordomo Mignani sparò in aria per confermare la riuscita dell’esperimento, viene considerato l’atto di battesimo della radio in Italia.
Dopo aver confermato le proprie supposizioni, chiese l’appoggio delle autorità italiane per perfezionare l’invenzione ma quest’ultime lo rifiutarono. Cosi si trasferì in Inghilterra da sua madre e qui, non solo perfezionò l’invenzione, migliorando la propagazione delle onde, fino a toccare i 14 km, ma la brevettò. Nel corso degli anni successivi migliorò ancora la sua invenzione, preferendo il detector magnetico al coherer, e facendo diffondere le onde ad una distanza maggiore: nel 1899 arrivò a 50 km e nel 1901 effettuò la prima trasmissione transatlantica.
Nel 1902 fece alcuni esperimenti a bordo di navi come il transatlantico Philadelphia e la corazzata italiana Carlo Alberto, con esiti positivi. Negli anni a seguire costruì nuove stazioni e nuovi dispositivi. Il suo radiotelegrafo fu molto importante per quanto riguarda la sicurezza marittima: grazie al segnale SOS inviato in codice Morse da un suo apparecchio posto sul Titanic, furono salvati 705 naufraghi, circa un terzo delle persone presenti sul transatlantico. Negli anni successivi alla Prima Guerra Mondiale si trasferì sullo yacht Elettra che diventò spesso sua residenza e laboratorio viaggiante, impegnandosi nello studio del sistema di collegamenti a onde corte.
Marconi nei primi anni del 1920 fu un sostenitore del regime fascista ma in seguito i rapporti si raffreddarono in quanto era favorevole ad una politica filobritannica. Dopo altri anni di studi incessanti, morì a Roma il 20 luglio 1937, all’età di 63 anni. Quello stesso giorno, per ricordare il suo contributo all’invenzione della radio, le stazioni di tutto il mondo rimasero in silenzio per 2 minuti, un silenzio uguale a quello precedente alle scoperte di Marconi.
Il suo radiotelegrafo fu il trampolino di lancio per i moderni sistemi telefonici, radiofonici e televisivi. Per quanto riguarda in particolare le trasmissioni televisive, Marconi, collaborò con la BBC e furono trasmessi per la prima volta immagini e suoni nello stesso momento, decretando la nascita ufficiale della televisione.
Il suo lavoro è importante ancora oggi perché, a più di un secolo dalle sue scoperte, chiunque è libero di comunicare con persone che si trovano all’altro capo del mondo, utilizzando appunto le onde scoperte da Marconi. La sua figura può essere presa d’esempio perché, grazie alle sue intuizioni e alla tenacia con cui ha svolto le sue ricerche, ha ottenuto risultati all’epoca inimmaginabili e destinati a rivoluzionare il mondo delle comunicazioni.
credits immagine: rai scuola
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