Madre Teresa di Calcutta: una vita vissuta per gli altri
di Anna Segatori, 2M Liceo Scientifico Talete, Roma
Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.
Nata a Skopje in Albania, Anjeze Gonxhe Bojaxjiu a soli 18 anni decide di seguire la sua vocazione come suora, entrando nel convento delle suore di Loreto (1928) e cambiando poi il suo nome in Madre Teresa. Fu inviata in India, a Calcutta, come insegnante presso un collegio cattolico, ove rimase per 17 anni. Dopo numerose richieste, nel 1948 lasciò l’ordine delle suore di Loreto per dedicarsi completamente all’assistenza dei bisognosi.
Nel 1950 fondò la congregazione delle Missionarie della Carità con lo scopo di accogliere gli emarginati e fondò un centro di ricovero interamente dedicato ai lebbrosi. La sua opera continuò a crescere negli anni, fino al 1965, anno in cui Papa Paolo VI concesse alle Missionarie della carità il titolo di congregazione di diritto pontificio e la possibilità di espandersi oltre il territorio indiano, ottenendo così una visibilità maggiore che fu essenziale per gestire il numero crescente di poveri, con il successivo incremento delle offerte.
Nel 1979 Madre Teresa vinse il premio Nobel per la pace e decise di annullare il banchetto cerimoniale, che è solito svolgersi dopo la premiazione, per devolvere in beneficenza la somma che si sarebbe dovuta spendere, affermando ancora una volta la sua totale devozione alla causa dei poveri. Morì a Calcutta il 5 settembre 1997.
Nella prima fase della vita di Madre Teresa, il suo compito era quello di insegnare la geografia alle ragazze più ricche, che potevano permettersi di andare a scuola; il suo sguardo però andava oltre, vedeva spesso i bambini nelle baraccopoli girare senza vestiti, alcuni moribondi per strada, altri malati. Ebbe così quella che definì una chiamata nella chiamata e capì che si sarebbe dovuta dedicare totalmente a quelle persone ignorate da tutti, che vedeva spesso dietro le mura della sua scuola.
I suoi primi, semplici strumenti furono acqua e sapone, per lavare i bambini, e delle medicine che giornalmente distribuiva a chi ne aveva necessità.
Ci fu un episodio in particolare che mise fortemente alla prova il suo coraggio: un giorno, infatti, trovò per strada una donna morente, con il corpo in parte dilaniato dai topi, che ne mangiavano la carne, e che emanava un odore nauseante. Teresa, dunque, prese la donna con sé e la portò in ospedale, dove inizialmente si rifiutarono di accoglierla, ma con la sua fermezza e ostinazione la suora riuscì a convincere i medici a curarla.
La rete di assistenza creata da Madre Teresa risollevò numerose famiglie, molti bambini salvati dalla strada furono dati in adozione a famiglie più abbienti. Alle persone considerate inguaribili fu concessa una morte degna di un essere umano, infatti queste persone venivano lavate personalmente da Madre Teresa e poi portate in un centro, chiamato Casa Kalighat, e al momento della morte venivano salutate con un rituale che rispettasse le usanze religiose del defunto.
Madre Teresa iniziò piano piano a ricevere donazioni consistenti e numerosi volontari, ispirati dalla sua tenacia, seguirono le sue orme. In particolare incoraggiò molti ammalati di ogni parte del mondo che, pur essendo impossibilitati a muoversi, volevano aiutarla: li chiamò il suo esercito della preghiera, perché diceva che solo loro erano in grado di offrire la loro sofferenza per il bene delle sue opere, e così li faceva partecipare in pieno alla sua missione. I volontari giunsero da tutto il mondo, da ogni classe sociale e professavano anche religioni diverse da quella cattolica: tra gli amici di Madre Teresa, oltre a papi e capi di stato, ricordiamo anche la principessa Lady Diana d’Inghilterra, che morì esattamente una settimana prima di Madre Teresa.
Credits immagine: lifestyle
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