Una piattaforma per la prevenzione dei tumori della pelle
Si chiama Skin Connecting ed è uno strumento dedicato ai tumori della pelle: consente lo scambio di dati in tempo reale tra i centri territoriali e l’unità operativa complessa di dermatologia universitaria di Sapienza
La piattaforma Skin Connecting è uno strumento che consente lo scambio di dati in tempo reale tra i centri territoriali e i centri di eccellenza per prevenire o consentire una diagnosi e un intervento precoce per i tumori della pelle. Uno dei centri di eccellenza è rappresentato dall’unità operativa complessa di dermatologia universitaria di Sapienza università di Roma, Polo Pontino presso l’ospedale Fiorini di Terracina.
L’iniziativa si riferisce ai tumori della cute cosiddetti non melanoma skin cancer, una delle patologie oncologiche più diffuse. In Italia costituiscono circa il 15% di tutti i tumori, raggiungendo percentuali più alte in zone dove ci sono pazienti sottoposti a fotoesposizione cronica sia per motivi lavorativi che ricreativi. Questi tumori possono colpire persone di qualsiasi età, soprattutto avanzata, spesso affetti da malattie concomitanti. La maggior parte di queste neoplasie può essere risolta con la chirurgia, ma non mancano casi clinici più complessi dovuti spesso a diagnosi tardive che evolvono verso fenotipi più aggressivi e necessitano di interventi specifici e tempestivi.
“La piattaforma permette uno scambio più intenso tra territorio e ospedale riguardo i casi di carcinoma squamocellulare e basocellulare cutaneo (tra i più diffusi tumori della pelle, nda), soprattutto nelle forme più avanzate e di difficile gestione” spiega Concetta Potenza, direttrice dell’unità operativa di dermatologia del Polo Pontino di Sapienza. “Per garantire un servizio assistenziale eccellente e tempestivo, è fondamentale condividere le proprie conoscenze avvalendosi del team multidisciplinare, in grado di fornire un quadro diagnostico e terapeutico più completo ed efficace possibile”.
La piattaforma facilita il confronto tra i centri territoriali e quelli di eccellenza tramite la condivisione dei casi clinici e la possibilità di ricevere un referto di consulenza utile a completare il quadro diagnostico-terapeutico in un’ottica multidisciplinare, che coinvolge chirurghi, radiologi, dermatologi, nutrizionisti e neurologi. La possibilità di confrontarsi in remoto, senza abbassare gli standard di eccellenza, è un elemento di fondamentale importanza, da supportare specialmente in questo tempo di pandemia.
Immagine in evidenza: {pixnio.com}
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