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Al Museo Orto Botanico della Sapienza, dal 14 giugno al 26 luglio si è svolta la quinta edizione di “Classica al Tramonto”, un festival di musica classica da camera organizzato dalla IUC, Istituzione Universitaria dei Concerti, al quale hanno partecipato alcuni dei migliori artisti del panorama internazionale. Nella penultima serata, accompagnata dal Fabio Zeppetella Hammond Trio, formato da Fabio Zeppetella, Luca Mannutza e Lorenzo Tucci, abbiamo posto alcune domande a Rinaldo Gentile, Presidente della IUC, e Giovanni D’Alò, Direttore Artistico.
Intervista a Rinaldo Gentile e Giovanni D’Alò
di Mattia La Torre, Carmine Nicoletti e Diego Parini
Presidente Gentile, come nasce la IUC?
Nasce durante la fine della Seconda guerra mondiale, ancora sotto i bombardamenti a San Lorenzo, un gruppo di studenti e professori di Sapienza decisero che Roma aveva diritto ad avere una stagione concertistica con il meglio della musica classica. Si fondò così l’Istituzione Universitaria dei Concerti e da allora la IUC annovera circa 3.600/3.700 concerti con i più importanti artisti al mondo in questo genere musicale: la musica classica da camera. Non è soltanto musica classica da camera, ma musica di altissimo livello. Già allora nel 1959, Dave Brubeck, un grande pianista jazz americano, venne a suonare in Aula Magna.
La Sapienza come si integra con l’Istituzione?
La IUC nasce in Sapienza, con professori e studenti della Sapienza e ancora oggi è così: abbiamo nel nostro consiglio artistico un docente della Sapienza, il Professor Franco Piperno; la nostra sede istituzionale dei concerti è l’Aula Magna della Sapienza; la nostra sede istituzionale dei concerti estivi è il Museo Orto Botanico Sapienza di Roma. Siamo legati alla Sapienza con moltissimi fili, abbiamo passato tutta la nostra vita lì. Portiamo in Sapienza quello che è il nostro mandato statuario del 1944, ovvero il massimo della musica che si può ottenere.
Il futuro cosa ci aspetta?
Una stagione 2022/2023 meravigliosa. Inauguriamo con una cosa mai in fatta in Sapienza, mai fatta in IUC e che raramente si sente fare anche nelle istituzioni nazionali: quattro repliche di Don Giovanni, in forma non di opera ma di concerto. Un Don Giovanni dei giovani molto interessante con la nostra orchestra residente, l’orchestra Canova diretta da Enrico Saverio Pagano, direttore e fondatore della Canova, che da quest’anno è anche consigliere artistico dell’Istituzione, un giovane ventisettenne incredibilmente bravo.
I giovani come si intersecano?
Uto Ughi, violinista, 60 anni fa debuttò a 15 anni con la IUC; Claudio Abbado, direttore d’orchestra, debuttò a 23 anni; Michele Campanella, pianista, a 18 anni. L’operazione Enrico Saverio Pagano, l’operazione Canova, sono operazioni che abbiamo fatto grazie alla maestria del Direttore Artistico. Noi siamo i giovani. Noi portiamo cultura all’interno di un ateneo, il più grande d’Europa, e cerchiamo di rendere acculturati quella che sarà la classe dirigente di domani. Se la classe dirigente mangia nella nostra mangiatoia diventerà una classe dirigente migliore.
Direttore D’Alò, come ha costruito questa rassegna estiva?
La rassegna estiva è uno specchio delle nostre stagioni invernali in Aula Magna, un’ossatura di musica classica con i capolavori del grande repertorio, con l’attenzione ai giovani talenti che fortunatamente non mancano. Abbiamo un’ampia scelta di nomi conclamati della scena musicale: quest’anno abbiamo inaugurato con Enrico Pieranunzi e il suo trio formato dal fratello violinista, Gabriele Pieranunzi e Gabriele Mirabassi al clarinetto. Un cartellone pensato per un pubblico giovane con i giovani.
C’è partecipazione dei giovani?
Assolutamente e di questo siamo molto contenti. Un rapporto di fiducia che abbiamo instituito con la generazione dei giovani. Tuttavia, il nostro pubblico è trasversale, però quando vediamo i giovani siamo sempre più contenti. Sono presenti diverse agevolazioni pensate per i più giovani, sia della Sapienza che non, ad esempio, le fortissime riduzioni sul prezzo dei biglietti e la tessera UniIUC che dà diritto a tutta la stagione a un costo simbolico.
La musica classica si può dire che è sempre stata collegata ad un’altra generazione. Quali feedback arrivano dai giovani?
I ragazzi hanno riscoperto la musica classica, ho personalmente avuto modo di verificarlo vedendo la presenza di molti giovani, anche ai concerti in Aula Magna. Il fatto che la musica classica sia una offerta culturale d’élite o per un pubblico di un’altra generazione è però un vecchio pregiudizio che siamo lieti di smentire, constatando ogni volta un pubblico di venti, trenta e quarant’anni. Credo che sia la qualità musicale che il pubblico cerchi e che probabilmente in noi trova.
A ottobre ricomincia la stagione in Aula Magna?
Esatto, si inaugura in Aula Magna con questa esecuzione straordinaria del Don Giovanni di Mozart, in forma di concerto, che per noi è una grossa produzione, un grosso impegno e una grossa scommessa. Come per le grandi cattedrali, dove c’è un grande facciata, poi si entra dentro e si attraversa tutta la struttura architettonica, il Don Giovanni per noi rappresenta la facciata di questa grande cattedrale che invita ad essere visitata e percorsa per tutta la lunghezza dell’anno. 37 concerti, 2 concerti a settimana da metà ottobre a metà maggio. Bellezza, piacere e qualità, questa è la nostra formula.
Rinaldo Gentile, Presidente della IUC, Istituzione Universitaria dei Concerti
Giovanni D’Alò, Direttore artistico della IUC, Istituzione Universitaria dei Concerti
per saperne di più:
Ad ottobre riparte la stagione dei concerti della IUC in Aula Magna della Sapienza. La stagione numero 78 sarà composta da ben 37 appuntamenti che termineranno a maggio 2023. Un programma vario: dalla polifonia rinascimentale alla musica odierna, toccando cinque secoli di storia della musica. Star internazionali e artisti italiani si esibiranno sul palcoscenico dell’Aula Magna. Riprendendo le parole del Direttore D’Alò: “Ci saranno interpreti della musica internazionale nel terreno nel quale ci muoviamo meglio, quello della classica. Artisti del calibro di Joshua Bell, Natalie Dessay, Patricia Kopatchinskaja, star del violino e del canto, pianisti come Alexander Romanovsky, veramente una lista lunghissima”. I concerti si terranno come da tradizione il martedì sera e il sabato pomeriggio, la campagna abbonamenti è già iniziata con particolare attenzione, e sconti, per il mondo Sapienza e i suoi studenti che potranno partecipare ai diversi concerti a prezzi agevolati.
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