Che cos'è il Policlinico Umberto I?

Che cos’è il Policlinico Umberto I?

di Emilio Giovenale

La storia ultracentenaria del Policlinico Umberto I è la storia di una transizione verso la modernità, e di come la politica abbia portato a una modernizzazione anche nel settore della scienza medica, legando indissolubilmente la cura del paziente alla ricerca universitaria.

Ci troviamo a Roma, che nel 1870 vede la fine del potere temporale dello Stato Pontificio per passare al Regno d’Italia. A questo stravolgimento politico segue un conseguente cambiamento culturale, con l’Università che da pontificia diventa Regia. Questo porta con sé un profondo cambiamento del paradigma in favore di un approccio più moderno, in particolare per le discipline scientifiche.

In questo contesto si inquadra la geniale intuizione di Guido Baccelli, medico, scienziato, parlamentare e ministro del Regno, che propone di costruire un unico istituto che riunisca le diverse “cliniche” presenti in ordine sparso nei vecchi ospedali romani. Un “Policlinico” appunto, che fosse anche la sede della Scuola Medica di Roma, unendo la cura dei pazienti all’insegnamento della medicina, i padiglioni dei pazienti con le biblioteche e i laboratori di ricerca. Anche l’architettura del progetto rispecchia la sua trasversalità, con tutti gli edifici collegati tra loro da doppi camminamenti, in superficie e sotterranei, a definire il concetto di Baccelli di “unitarietà nella specificità”.

La prima pietra viene posta il 19 gennaio del 1888, ma per vedere ultimata la grandiosa opera si dovrà attendere il 1902. Oggi il complesso ospedaliero è composto da ben 46 edifici, oltre a 8 strutture esterne al perimetro dell’ospedale (lungo oltre 2 chilometri), ed è stato assegnato alla Sapienza Università di Roma, trasformandolo in Azienda Ospedaliero-Universitaria. Le dimensioni e la multidisciplinarietà ne fanno a tutt’oggi il più grande ospedale d’Europa, con oltre 1.200 posti letto e quasi 5.000 dipendenti.

I numeri operativi dell’ospedale sono impressionanti: ogni giorno vi transitano 20.000 persone, ed ogni anno ricovera 41.000 pazienti24.000 in day hospital, fornendo 1.000.000 di prestazioni tra diagnostica e visite, 900.000 esami di laboratorio, 20.000 indagini di anatomia patologica e 20.000 indagini radiologiche, oltre a 140.000 accessi in pronto soccorso.

Emilio Giovenale studente del Master La Scienza nella Pratica Giornalistica della Sapienza Università di Roma