Modificare il Dna? questo è il problema, un summit di esperti ne discute

Modificare il Dna? questo è il problema, un summit di esperti ne discute

Il summit internazionale sul tema delle modifiche al genoma umano insiste nel ripetere la necessità di cautela nella sperimentazione di questi metodi ancora problematici. La Royal Society di Londra mette a disposizione di tutti la nuova edizione del summit in streaming gratuito, dove gli esperti discutono i limiti delle tecnologie attuali, ma senza dimenticare l’immenso potenziale nella terapia di molti disturbi finora incurabili.

L’idea di effettuare modifiche al Dna umano fa intuire la promessa di una rivoluzione nel controllo della vita e della salute. Proprio per questo incredibile potenziale, il premio Nobel 2020 per la chimica lo hanno vinto Emmanuelle Charpentier e Jennifer Doudna, grazie al loro contributo nella scoperta e l’applicazione tecnica di Crispr/Cas9, o per esteso Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats/Crispr Associated Protein 9: uno strumento con cui è possibile tagliare e cucire sequenze geniche con precisione e controllo sorprendente. Si tratta di un meccanismo riadattato da organismi batterici, che lo utilizzano principalmente come difesa dai virus.

La sua scoperta risale al 1987, ma il funzionamento del sistema è stato chiarito solo molto in seguito. Questa tecnologia apre le porte a delle possibilità mai viste prima per curare disturbi genetici e malattie ereditarie difficilmente trattabili con farmaci convenzionali. Seppure il passo sia importante e il traguardo assolutamente meritato, non bisogna dimenticare la natura sperimentale della pratica, e le numerose incertezze riguardo alle sue applicazioni su animali e umani.

Proprio con questa posizione realista, ma propositiva, gli organizzatori hanno voluto strutturare il Terzo Summit Internazionale sulla Modifica del Genoma Umano, tenuto fra il 6 e l’8 marzo al Francis Crick Institute a Londra. L’evento ha continuato il dialogo globale sulla modifica del genoma umano. Gli esperti del settore hanno affrontato importanti tematiche di discussione che questi sviluppi scientifici comportano, come i progressi clinici e le considerazioni sociali, etiche e di accessibilità ai trattamenti.

La tendenza di cautela applicativa che ha caratterizzato l’evento è anche dovuta a un intervento del precedente summit nel 2018. Durante l’evento, He Jiankui, un ricercatore di biofisica cinese, annunciò alla comunità di aver modificato 3 embrioni umani ed essere riuscito a far sì che si sviluppassero in neonati. Questa notizia fu accolta con sorpresa, producendo voci di sdegno ed opinioni molto conflittuali. Lo scienziato si prese le sue responsabilità, compresi tre anni di reclusione in un carcere in Cina, per aver infranto le leggi statali contro la sperimentazione umana. Questa è stata la prima volta in cui uno scienziato ha utilizzato la tecnologia Crispr-Cas9 per modificare il Dna di embrioni umani in modo che le modifiche siano ereditate dai loro discendenti.

Una corrente della comunità scientifica è preoccupata che la modifica del genoma possa portare a mutazioni indesiderate e impreviste. Ciò potrebbe causare problemi di salute a lungo termine per i pazienti che ricevono la terapia genica. Inoltre, c’è il rischio che la modifica del genoma possa essere utilizzata per scopi non terapeutici, ad esempio per creare bambini con caratteristiche scelte dai genitori, o per migliorare le prestazioni atletiche.

Nonostante queste preoccupazioni, le fazioni di esperti più ottimisti ritengono che la modifica del genoma umano abbia il potenziale per cambiare il corso della medicina moderna e migliorare la vita delle persone. Ciò richiede, tuttavia, una discussione aperta e collaborativa tra la comunità scientifica, i politici e il pubblico per garantire che la tecnologia sia utilizzata in modo responsabile ed equo.

Infatti, il summit ha anche affrontato il tema dell’accessibilità alla tecnologia di modifica del genoma. Attualmente, questa è disponibile solo a un ristretto gruppo di scienziati e istituzioni di ricerca, e il suo costo elevato limita la possibilità di utilizzarla a fini terapeutici. È importante garantire che la tecnologia sia accessibile a tutte le persone che ne hanno bisogno, indipendentemente dalla loro posizione geografica o dalle loro risorse finanziarie.

Infine, alcune voci al congresso hanno sottolineato l’importanza della governance nella modifica del genoma umano. È necessario creare norme e regolamenti internazionali che garantiscano un uso responsabile e sicuro della tecnologia, prevenendo l’uso improprio o per scopi non terapeutici. Tutte le giornate dell’evento sono disponibili in streaming gratuito per chiunque volesse capire le capacità attuali di questa tecnologia e vedere un piccolo tassello di cosa può offrirci il nostro futuro.