Con gli occhiali di Karl

Con gli occhiali di Karl

Karl Largerfeld, icona immortale, protagonista del Metgala 2023, cosa direbbe delle tenute degli scienziati-scrittori? Cosa direbbe del giallo di Malvaldi? Direbbe no, il giallo mai. Per uno scrittore di gialli, però, potrebbe passare il gioco di parole. E di Pascale nero, quasi dark con un filo di estremismo germanico del sud? Karl si farebbe consapevolmente distrarre dalla di Pascale magia rossa. E di Lingiardi? Con il suo morbidochic? A Lingiardi basterebbero poche parole, nelle quali Karl – dietro i suoi impenetrabili occhiali neri – si ritroverebbe.

E nella scienza esiste un Karl? Uno scienziato o una scienziata capace di vedere, inventare, definire imporre una moda? La risposta “social” è no perché la scienza è fatta di comunità, di scambi. La risposta cinica è no perché sono i soldi a definire la scienza. Soldi pubblici, soldi privati, soldi delle fondazioni, che impongono una linea. Quindi non esiste lo scienziato o la scienziata “Karl”? Ma certo che esiste. Pensiamo facile, pensiamo ai premi Nobel. Guardiamo alle signore Charpentier e Doudna, premiate nel 2020 per le loro scoperte del CrisprCas9. Il sistema per la correzione finissima del DNA (vedi STAR online https://www.stoccolmaaroma.it/nobel-chimica-crispr-correggo-genoma/). Charpentier e Doudna hanno saputo imporre la loro scoperta al mercato. Hanno definito una nuova strada, costretto i ricercatori ad abbandonare la vecchia per convertirsi al CrisprCas9 in ogni esperimento di silenziamento o correzione del DNA. Nella maggior parte dei casi per un progresso reale, qualche volta per moda.

di #allebasi

Ref. Joy Y. Wang Jennifer A. Doudna, CRISPR technology: A decade of genome editing is only the beginning. Science 379, eadd8643(2023). DOI:10.1126/science.add8643