Il post-Olocene, meglio conosciuto come Antropocene, rappresenta una proposta di epoca geologica – successiva all’Olocene, cominciata più di 11 mila anni fa e attualmente in corso – caratterizzata dalle attività umane e l’influenza che esse hanno sui processi chimici, fisici e biologici del pianeta, tanto a livello locale quanto a livello globale. Non a caso, il termine Antropocene, coniato nel 2000 da Paul J. Crutzen, premio Nobel per la chimica insieme al biologo Eugene F. Stoermer, nasce proprio dall’unione della parola greca anthropos, “uomo”, con il suffisso -cene, usato nella cronologia delle epoche geologiche e derivante dal greco kainos, “recente”. Non ancora pienamente accettata dalla comunità scientifica, per alcuni l’inizio di questa nuova epoca dovrebbe coincidere con la Rivoluzione industriale, mentre per altri sarebbe più indicato il 1945, anno di avvio dell’era atomica. O la metà del ‘900, periodo della “grande accelerazione”, come suggerisce l’Anthropocene working group (AWG).

Enrica Bellotti, studentessa del master “la scienza nella pratica giornalistica” presso il dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma https://web.uniroma1.it/mastersgp/