toto africa

Africa dei Toto

Africa, il brano più famoso della band statunitense TOTO

Africa è il brano probabilmente più famoso dei Toto ed è probabilmente il paradigma dello stile musicale di questa band, che mescola stili e generi diversi, senza cadere nel cliché, spesso con risultati sorprendenti. La band nasce nel 1978 dal sodalizio dei due fondatori: Jeff Porcaro, batterista di grande tecnica e con una visione a tutto campo della musica, e David Paich, tastierista eclettico e colonna portante del gruppo – gran parte dei grandi successi del gruppo, inclusa Africa, portano infatti la sua firma.

Oggi il messaggio di Africa forse apparirebbe strano: una canzone sull’Africa cantata da sei musicisti bianchi susciterebbe qualche prurito “politically correct”, ma il testo, molto vago permetteva molteplici interpretazioni, e poi gli anni ’80 erano da questo punto di vista meno ossessionati dalla forma. La cosa era comunque chiara anche agli autori: la reazione di Steve Lukater (chitarrista) sentendo il primo abbozzo del brano propostogli da David Paich è chiarissima. La musica gli piace, ma il testo… “Dave Amico, Africa?!? Siamo di North Hollywood… di che c**** stai scrivendo? … benedico le piogge in Africa?!?… Se diventa un successo corro nudo lungo Hollywood Boulevard!”

La storia

Per Paich era stata una fulminazione, ci racconta lui stesso che la canzone era sgorgata in maniera quasi spontanea provando i suoni di una nuova tastiera, e poi il testo era uscito di getto, in pochi minuti, anche se un po’ sconclusionato ed incoerente, ma la cosa non era un problema negli anni ’80. La canzone piaceva poco anche agli altri membri del gruppo: anche il cantante Bobby Kimball la riteneva inadatta al nuovo disco, ma alla fine, come spesso accade, occorreva un brano per completare l’album e “Africa” viene inclusa all’ultimo momento, come ultima canzone del lato B – praticamente in castigo!

I Toto sono dei perfezionisti, dei virtuosi, e quindi la preparazione della canzone richiese parecchio tempo, ma alla fine il risultato è un riff quasi perfetto, con le sonorità dosate in maniera magistrale a fare da ponte tra i ritmi africani e la musica pop… e i risultati si vedono: contro le aspettative del gruppo è Africa a fare il botto, arrivando al primo posto della classifica di Billboard e poi scalando le classifiche in tutto il mondo portandoli all’apice della popolarità. Michael Jackson sceglierà proprio i Toto per suonare in quello che probabilmente è il suo disco più famoso, Thriller: cinque delle nove canzoni dell’album vedono la partecipazione dei Toto, come strumentisti o come arrangiatori. Il Brano Human Nature poi è firmato da Steve Porcaro (il fratello di Jeff). 

…ma Lutaker non ha mai mantenuto la promessa di correre nudo su Hollywood Boulvard!

https://www.youtube.com/watch?v=FTQbiNvZqaY

Africa oggi

La qualità del brano è testimoniata dalla sua longevità: suscita nostalgia in chi ha vissuto i favolosi anni ’80, e nei giovani suscita il rimpianto di non aver vissuto quel periodo straordinario, e il fatto che questo brano rappresenti in qualche modo un certo tipo di musica degli anni ’80 lo dimostrano le molteplici citazioni in diverse serie TV, dai Griffin a Stranger Things… figuratevi che esiste un sito (http://ibless.therains.downin.africa/) che di fatto trasmette in loop, 24 ore su 24, questa canzone… se non fosse vero sembrerebbe una trovata alla Lillo e Greg, che hanno inventato “Radio Mamma mia – 24 ore su 24 Mamma mia degli Abba”!

Ma la cover di Africa più eccezionale che vorrei segnalarvi è quella di Peter Bence, giovane pianista ungherese, geniale e dotato di una tecnica superlativa, suonata usando il pianoforte anche come strumento a percussione, aiutandosi con una loop-machine per raggiungere un risultato stupefacente…
Come stupefacente è vedere qualcuno che suona un Bosendorfer a piedi nudi!

Emilio Giovenale studente del master “la scienza nella pratica giornalistica” presso il dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza università di Roma
https://web.uniroma1.it/mastersgp/

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