master di II livello Big Data and value generation in biomedical and clinical practice
Andrea Damiani è un esperto in metodi numerici, algoritmi e modelli. Direttore didattico del Master di II livello in Big Data and Value Generation in Biomedical Research and Clinical Practice, un’offerta formativa a supporto dell’area STEM. Ci siamo fatti raccontare di cosa si tratta e perché è così importante.
Qual è stato il suo percorso di studi?Sono un matematico, specializzato in analisi numerica. All’inizio sono stato insegnante di matematica e fisica alla scuola superiore, un’esperienza importantissima che mi ha insegnato come si fa la formazione “dall’altro lato della barricata”. Poi, mi sono trasferito negli Stati Uniti dove ho svolto attività di docenza e supporto agli studenti universitari, e infine sono ritornato in Italia dove ho iniziato a occuparmi di informatica, collaborando con il Policlinico Gemelli, dove ho istituito il laboratorio Generator Real World Data.
Quali sono i principali obiettivi formativi del Master di cui è Direttore didattico? Quale il background richiesto?
L’obiettivo che ci siamo posti è di trasferire le esperienze di ricerca e di lavoro agli studenti attraverso il laboratorio, attivo ormai da quasi dieci anni. Rispetto al background, siamo molto aperti perché riteniamo che la presenza di professionalità diverse sia un grande arricchimento: abbiamo medici, ingegneri, fisici, biologi, statistici. Al momento, non abbiamo ancora avuto studentə stranierə, ma in futuro mi auspico che arrivino: lavorando in questo settore si scopre che anche la multinazionalità è molto importante. Partecipiamo a molti programmi di lavoro europei come Horizon, così come a progetti di ricerca che nascono all’interno del Policlinico Gemelli su consorzi transnazionali, per cui è fondamentale adattarsi a lavorare in contesti multinazionali.
Cosa direbbe unə studentə che volesse intraprendere questo Master?
Direi di avvicinarsi con mente aperta perché il viaggio è estremamente interessante, conoscerà tanti insegnanti che gli mostreranno cose concrete e reali. Certo, avrà a che fare anche qualche professore che si occuperà di materie apparentemente più “noiose”, come il sottoscritto: sono matematicoe quindi insegno statistica tradizionale, modelli di machine learning, come funziona il deep learning, cos’è la statistica bayesiana.
Quali sono le prospettive future di questo Master?
Anzitutto, tenerlo al passo con i tempi, cosa non scontata e facile vista la velocità con cui avanza la tecnologia. Due anni fa nessuno parlava di ChatGPT, dei modelli di linguaggio, delle intelligenze generative: oggi è argomento di tutti i giorni. L’intento è di tenere l’offerta didattica al passo con i tempi e continuare ad ampliare la platea degli studenti.
Andrea Damiani, matematico e responsabile del Gemelli Generator Real World Data
Alessio Castiglione e Marco Paturzo, studenti del Master “La Scienza nella Pratica Giornalistica” di Sapienza Università di Roma https://web.uniroma1.it/mastersgp/
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