Chinese medicine

Chinese medicine

Fitoterapia, agopuntura, yin e yang. Sono alcune delle componenti della medicina tradizionale cinese. Nata 5000 anni fa si basa su un approccio olistico in cui corpo, mente e ambiente sono interconnessi con l’obiettivo di ripristinare l’equilibrio del corpo umano visto nel suo insieme.  Frederick Koh, primario presso il centro di medicina cinese della Nanyang Technological University di Singapore, ci spiega che cos’è la medicina cinese e in che cosa è diversa rispetto a quella occidentale

Potresti spiegare a uno studente universitario italiano che cos’è la medicina cinese?

La Medicina Cinese nasce circa 5000 anni fa. Affonda le sue radici nell’antica filosofia cinese ed è frutto di millenni di osservazione clinica e di perfezionamento critico. Si basa principalmente sul concetto del raggiungimento dell’armonia del corpo che si ottiene bilanciando i due aspetti opposti del corpo, vale a dire Yin e Yang, e gestendo il Qi ossia l’energia vitale. La medicina cinese utilizza erbe, agopuntura, massaggi ed esercizi tra cui il tai chi per trattare e prevenire diverse malattie. 

Potresti parlarci del tuo percorso personale e professionale?

Nel 2017 ho conseguito la doppia laurea in Scienze biomediche e Medicina cinese alla Nanyang Technological University di Singapore (NTU Singapore). Dopo la laurea, sono entrato a far parte della NTU Chinese Medicine Clinic come medico di medicina cinese. Dal punto di vista clinico, le mie aree di interesse includono i disturbi gastrointestinali, la gestione del dolore e i disturbi stress/emotivi, con particolare attenzione all’utilizzo sia delle tecniche MTC (NdR, Medicina tradizionale cinese) che delle moderne conoscenze mediche per il trattamento degli infortuni sportivi. Oltre al mio lavoro clinico, supporto tutte le attività organizzative e non della clinica di medicina cinese oltre ad aiutare l’amministrazione del programma di doppia laurea.

Potresti dirci di più sul programma di Medicina cinese presso la Scuola di Scienze Biologiche NTU?

NTU ha rinnovato il corso di laurea in Medicina cinese che partirà nel 2024. Il corso di laurea è stato progettato pensando alle esigenze sanitarie di Singapore e mira a integrare la scienza moderna con la medicina cinese. Il programma quadriennale comprende sessioni settimanali di formazione clinica, stage presso istituti partner di MTC ed esperienze all’estero.

Quali sono le somiglianze tra la medicina cinese e la medicina occidentale? E le differenze?

Esistono differenze fondamentali. La medicina occidentale si occupa principalmente di comprendere i meccanismi delle malattie e di come trattarle, le diagnosi sono tipicamente associate a nomi o descrizioni della malattia. Invece, la medicina cinese si concentra sulle caratteristiche generali di una persona viste nel loro insieme, compresa la fisiologia e la psicologia, e quindi le diagnosi si basano su descrizioni della disarmonia in una persona.

Prendiamo ad esempio un paziente con mal di gola e stitichezza. Se un paziente si presenta con una gola dolorante, calda, di colore rosso vivo, gonfia e con feci secche una volta ogni tre giorni, la medicina occidentale potrebbe interessarsi alle cause patologiche: se il mal di gola è causato da un virus o da una infezione batterica e se la stitichezza è causata da fibre alimentari inadeguate, o da problemi di microbi intestinali. Il risultato sarebbe due diagnosi e due trattamenti, uno per il mal di gola e uno per la stitichezza. Al contrario, la medicina cinese si preoccuperebbe di descrivere lo stato di equilibrio in cui si trova il paziente. In primo luogo, la descrizione della gola nel paziente è analoga alla caratteristica del fuoco in natura: il fuoco è caldo, rosso, doloroso al tatto, proprio come la gola che è calda, dolorante, arrossata e gonfia. In secondo luogo, anche il fuoco provoca secchezza, il che corrisponde alla descrizione delle feci. Pertanto, la medicina cinese diagnosticherebbe la disarmonia nella persona come “fuoco” o “calore”. Di conseguenza, il trattamento consisterebbe nel “raffreddare” il corpo riducendo così il “fuoco” della gola e regolando il movimento intestinale e ripristinando lo stato di equilibrio. Questo non significa che la medicina occidentale non abbia una gestione olistica e che la medicina cinese non si occupi delle singole malattie, ma piuttosto che ciascuna ha un pensiero di base differente e un approccio che ha punti di forza unici nella gestione della salute.Infatti, trattiamo lo stesso corpo umano anche se da prospettive e con terminologie diverse. Credo che ulteriori ricerche e collaborazioni tra la medicina cinese e la medicina occidentale potrebbero colmare il divario tra le due.

La medicina cinese si basa sul concetto di “one-health”, ovvero sull’interconnessione fra ambiente, salute umana e quella degli animali, quindi “il corpo come un biosistema interconnesso”?

La medicina cinese enfatizza il concetto di armonia, inclusa quella del corpo e quella con l’ambiente. Ritiene, inoltre, che ogni parte del corpo sia interconnessa: gli organi, la nostra fisiologia e la nostra psicologia. Infatti, il trattamento dei pazienti con disagi emotivi è spesso accompagnato dal trattamento di disturbi fisici, perché lo stato emotivo del paziente influisce direttamente sul funzionamento fisico e viceversa. Quando si cura un paziente, è importante anche considerare l’impatto dell’ambiente sulla persona. Ad esempio, in un clima umido, la medicina cinese valuterebbe se l’umidità nell’ambiente stia causando “umidità” anche nel corpo, che può presentarsi con feci bagnate e appiccicose, una sensazione di pesantezza come se si fosse impregnati d’acqua o di catarro eccessivo.

La medicina cinese enfatizza il concetto di armonia, inclusa quella del corpo e quella con l’ambiente. Ritiene, inoltre, che ogni parte del corpo sia interconnessa: gli organi, la nostra fisiologia e la nostra psicologia

Frederick Koh, medico primario presso il centro di medicina cinese della Nanyang Technological University di Singapore