Errori e Meraviglie: riflessioni sull’informazione nell’era digitale
di Salzano Ginevra, Daas Joman, Karepi Sabrina, Ramieri Alessia, Menchetti Gaia, Di Terlizzi Piera, Carmosino Michele, Bocciarelli Emanuele, Fieramosca Jacopo, Matricardi Silvia, Consoli Alessandro, Verrino Davide, Fulgaro Chiara, Cavezzan Giulia, student* del corso “Processi Comunicativi” di Comunicazione Scientifica Biomedica presso Sapienza.
L’evento “Errori e Meraviglie” del 18 Aprile 2024, svolto durante il Festival delle Scienze “MoltoFuturo”, tenutosi all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone, ha offerto uno spazio di riflessione profonda e stimolante su come navigare con consapevolezza nel complesso e ampio mondo dell’informazione. Guidati dagli esperti giornalisti Costanza Calabrese, Alvaro Moretti e Andrea Andrei, i partecipanti hanno affrontato il tema della verità nell’epoca digitale, mettendo in luce i pericoli connessi alla diffusione della disinformazione e alla manipolazione della realtà attraverso i mezzi di comunicazione digitali.
Sotto la lente della verità: implicazioni della disinformazione
Durante il primo incontro Massimiliano Capitanio, Commissario dell’AGCOM, ha sottolineato l’importanza cruciale dell’educazione nel promuovere una società consapevole, richiamando il ruolo fondamentale dell’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di espressione. Capitanio ha evidenziato il ruolo dell’educazione nel favorire una coscienza civica, incoraggiando un approccio critico all’informazione. Diego Ciulli, Head of Government Affairs and Public Policy’ di Google Italy, ha enfatizzato l’importanza delle campagne informative strutturate e della tecnologia nel contrastare la diffusione di informazioni false. Inoltre, ha sottolineato la responsabilità individuale nell’esercitare un giudizio critico e nell’utilizzare strumenti come il fact-checking per valutare l’affidabilità delle fonti.
Il gioco dell’informazione
Fabio Viola, game designer, ha sottolineato il ruolo dei videogiochi come strumenti di responsabilizzazione nella società contemporanea. Ha parlato di gamification e delle sue varie applicazioni, mostrando come i giochi possano sensibilizzare su questioni sociali complesse e promuovere il senso critico. Viola ha enfatizzato l’importanza dell’alfabetizzazione digitale per contrastare la disinformazione e ha illustrato come i videogiochi possano coinvolgere i giocatori attraverso l’approccio narrativo dello “story doing”. I gamer cooperano alla creazione del mondo digitale diventando spetta-autori e non solo giocatori passivi. Ha citato esempi come “Bad News”, in cui i giocatori assumono il ruolo di diffusori di false notizie affrontando le conseguenze delle proprie scelte.
In conclusione, i videogiochi sono un terreno che richiede attenzione e comprensione, ma anche uno spazio in cui le nuove generazioni possono sviluppare competenze importanti per il futuro.
Ripensare la verità: prospettive sull’informazione e la comunicazione
Nel terzo intervento, i politic* Deborah Bergamini e Filippo Sensi hanno analizzato il rapporto tra politica, informazione e verità, evidenziando come la comunicazione politica si sia trasformata nell’era digitale, citando l’esempio dell’Ucraina. Tale cambiamento ha condotto ad una “politica istantanea” caratterizzata da un dibattito più superficiale, incidendo così sulla qualità del politico e della politica. In prossimità della campagna elettorale europea, è stato affrontato il tema delle incursioni straniere e del silenzio elettorale nel contesto digitale, evidenziando l’importanza dell’informazione dei giovani sulle questioni europee. Concludendo, i messaggi dei due intervistat* mettono i giovani come protagonisti della nuova politica, con la consapevolezza che l’utilizzo degli strumenti scientifici è fondamentale per sfruttare al meglio l’intelligenza artificiale.
Errori in buona fede
Nel corso del quarto intervento, i giornalisti Carlo Bartoli e Nicola Bruno hanno esplorato gli errori comuni che le persone commettono quando cercano informazioni online, sottolineando l’importanza dell’educazione digitale nelle scuole. Bartoli ha evidenziato la necessità di sviluppare strategie per valutare l’affidabilità delle fonti, proponendo di concentrarsi sui metodi di verifica e sulla credibilità degli autori. Bruno, invece, ha parlato del potenziale dell’intelligenza artificiale, che se usata in modo appropriato, può essere uno strumento potente per arricchire l’educazione e stimolare la creatività degli studenti, aiutandoli a comunicare in maniera più efficace e responsabile. Bruno, preferisce parlare di “comunicazione artificiale”, un campo in cui lavora da circa un anno e mezzo, cercando di capire come queste tecnologie possano essere usate in modo più consapevole.
In conclusione, l’evento “MoltoFuturo” ha offerto uno sguardo approfondito sulle sfide e le opportunità dell’era dell’informazione, sottolineando l’importanza dell’educazione, della tecnologia e del pensiero critico nel navigare il mare tumultuoso della disinformazione.
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