Fondazione Nobel e Royal Society: “il migliore” sono al massimo tre
Nel 2013 il premio Nobel per la fisica non è stato conferito al CERN perché, per lo statuto della Fondazione Nobel, in nessun caso può essere assegnato a più di tre persone. Sir Paul Nurse, presidente della Royal Society, ha rilasciato alla BBC News una dichiarazione per difendere questa scelta
«È mio espresso desiderio che a essere premiato sia il migliore». Così è scritto sul testamento di Alfred Nobel e così è sempre stato scelto il vincitore del premio Nobel. Più precisamente, sono stati selezionati uno, due o tre vincitori perché lo statuto della Fondazione Nobel prevede che «in nessun caso il premio può essere spartito tra più di tre persone».
Ma mai come quest’anno la diatriba su quanti siano “il migliore” è stata accesa, soprattutto dopo l’assegnazione del premio Nobel 2013 per la fisica a Peter Higgs e François Englert. Le loro teorie per spiegare il modo in cui le particelle elementari arrivino ad avere massa sono effettivamente “importanti”, come richiesto dal testamento. Ma le prove sperimentali che tali teorie sono giuste hanno forse meno valore? Molti studiosi sostengono che questo aspetto dovrebbe essere riconsiderato alla luce del fatto che i ricercatori del Large Hadron Collider, acceleratore gestito dal CERN di Ginevra, hanno “visto” il cosiddetto bosone di Higgs.
Il CERN è il più grande laboratorio al mondo di fisica delle particelle in cui lavorano team internazionali di alto livello. Migliaia di scienziati sono stati coinvolti nella ricerca di questa particella e la sua individuazione nel luglio 2012 è stato considerato un enorme successo. Già nell’aprile 2013, dunque prima che i vincitori del premio Nobel fossero annunciati, Carl Hagen, uno degli “esclusi” pur avendo contribuito all’elaborazione della teoria di Higgs, aveva dichiarato alla BBC News: «Quando le scoperte del CERN sono state annunciate Peter Higgs è stato trattato come una rock star, mentre noi ricercatori siamo stati a malapena riconosciuti».
Ma il premio Nobel nel 2001 per la medicina e presidente della Royal Society Paul Nurse difende le ragioni della Fondazione Nobel tramite alcune dichiarazioni rilasciate sempre alla BBC News. Secondo Nurse, «vanno premiati solo singoli individui, non gruppi o organizzazioni, perché i riconoscimenti alle persone hanno un impatto maggiore. Quando sei sul palco e stai dando la mano al re di Svezia con le telecamere tutte su di te, dai un messaggio unico e univoco. Lo stesso non si potrebbe fare con le organizzazioni in cui lavorano migliaia di persone. E far ritirare il premio a un portavoce non darebbe la stessa gloria».
Sir John Walker, premio Nobel per la chimica nel 1997, concorda con Nurse. A suo dire è la creatività individuale che guida la scoperta scientifica e ispira gli altri. «A Cambridge ero circondato da premi Nobel», ha spiegato. «Uno in particolare mi ha influenzato: era Frederick Sanger (premio Nobel per la chimica nel 1958). Ho discusso molto con Sanger e lui mi ha sempre stimolato ad andare avanti con le mie tesi».
D’altra parte bisogna considerare che, quando il premio Nobel è stato istituito 113 anni fa, la ricerca scientifica era fatta in modo molto diverso, per lo più da singoli individui con poche collaborazioni esterne. Oggi la scienza è cambiata radicalmente. Molto spesso alle teorie si affiancano lavori sperimentali svolti da grandi gruppi interdisciplinari e internazionali.
Comunque non sarebbe la prima volta che il CERN riceve prestigiosi premi scientifici. E lo stesso premio Nobel per la pace è già stato assegnato a gruppi di persone. Dunque perché non allinearsi con i tempi e modificare questa parte dello statuto della Fondazione Nobel? Molti scienziati aspettano la risposta.
Commenti recenti