realtà e legge

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la UE definisce le regole per il ripristino degli ecosistemi

di Massimo Labra e Mariachiara Chiantore

Il Consiglio d’Europa ha definitivamente approvato il 17 Giugno 2024 la Nature Restoration Law. Una legge dell’Unione Europea che ha un ruolo critico per il ripristino, da parte di tutti gli Stati membri, degli ecosistemi resilienti, offrendo l’opportunità di riportare gli ambienti degradati a un futuro vivibile. Dagli ecosistemi terrestri, di acqua dolce, marini e urbani, gli obiettivi principali della legge mirano al ripristino di ecosistemi degradati, alla protezione della biodiversità, a contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici e a promuovere il benessere umano 

Il 17 Giugno il Consiglio d’Europa ha definitivamente approvato la Nature Restoration Law, il cui iter, complesso, era iniziato nel 2022 ed era stato approvato dal Parlamento Europeo a febbraio di quest’anno. Si tratta di una legge dell’Unione Europea che svolge un ruolo cruciale nel rispetto da parte dell’UE dei suoi obblighi e impegni ai sensi del diritto internazionale, tra cui il Kunming-Montreal Global Biodiversity Framework e l’accordo di Parigi, firmato da tutti gli Stati membri. 

“Il 17 Giugno il Consiglio d’Europa ha definitivamente approvato la Nature Restoration Law, il cui iter, complesso, era iniziato nel 2022 ed era stato approvato dal Parlamento Europeo a febbraio di quest’anno”

L’obiettivo della Nature Restoration Law non è tornare al passato, ma ripristinare un futuro vivibile: infatti la legge mira al ripristino di ecosistemi resilienti, offrendo l’opportunità di riportare gli ambienti degradati a un futuro vivibile. Non si tratta tanto di ricreare la “natura perduta”, ma piuttosto di aprire una traiettoria verso un ambiente più adattabile al clima, sia per l’uomo che per la natura, promuovendo la nostra resilienza collettiva ai rischi climatici, nelle aree urbane come in quelle rurali. Oggetto della legge sono, infatti, ecosistemi terrestri e d’acqua dolce, habitat marini che fino ad oggi non sono stati oggetto di particolari misure di protezione, ecosistemi urbani per i quali si prevede non solo di non perdere spazi verdi, ma di aumentarli fino a raggiungere almeno il 10% di spazi alberati.

“L’obiettivo della Nature Restoration Law non è tornare al passato, ma ripristinare un futuro vivibile: infatti la legge mira al ripristino di ecosistemi resilienti, offrendo l’opportunità di riportare gli ambienti degradati a un futuro vivibile”

NBFC ha messo in campo i migliori gruppi di ricerca e innovazione per rispondere in modo concreto ai cinque punti chiave della Nature Restoration Law che mira a:

  1. Ripristinare Ecosistemi Degradati: implementare misure concrete per la riqualificazione e il recupero di habitat naturali cruciali, come foreste, zone umide, fiumi e prati. NBFC ha individuato sia linee guida scientifiche per come rafforzare la biodiversità funzionale e le relazioni ecosistemiche in diversi habitat, sia un catalogo di Nature Based Solution adatte a diversi contesti e criticità ambientali
  1. Proteggere la Biodiversità: rafforzare le normative esistenti per garantire la conservazione delle specie minacciate e promuovere la diversità biologica. In questo ambito NBFC supporta i Parchi e le Riserve nelle attività di ricerca, digitalizzazione e monitoraggio e al tempo stesso promuove forme innovative di conservazione anche in aree di transizione
  1. Affrontare i Cambiamenti Climatici: contribuire alla lotta contro i cambiamenti climatici attraverso soluzioni basate sulla natura, riducendo le emissioni di carbonio e migliorando la resilienza degli ecosistemi. NBFC è particolarmente attiva nello studio della risposta della biodiversità agli stress climatici con lo scopo di proporre soluzioni efficaci sia di tutela degli ecosistemi sia di riqualificazione ambientale per esempio in aree urbane con specie più tolleranti ad elevate temperatura, stress idrici e inquinamento
  1. Promuovere il Benessere Umano: assicurare che le comunità locali beneficino del ripristino degli ecosistemi attraverso la creazione di posti di lavoro verdi, la promozione del turismo sostenibile e il miglioramento della qualità della vita. In questo ambito NBFC opera sia con progetti di formazione mirata, sia con azioni di pianificazione territoriale partecipata volta a garantire il benessere della persona e prevenire le malattie

L’approvazione di questa legge rappresenta un passo fondamentale verso un futuro sostenibile e resiliente, in cui la natura e gli esseri umani possono prosperare insieme.

Massimo Labra botanico, Università degli Studi di Milano-Bicocca, direttore scientifico NBFC

Mariachiara Chiantore ecologa, Università degli Studi di Genova, spoke leader NBFC