Albert Einstein nero su bianco

Albert Einstein nero su bianco

Quarant’anni di scritti di Albert Einstein raccolti in tredici volumi finalmente disponibili online

The Digital Einstein Papers mette a nudo lo scienziato che ha cambiato il nostro modo di guardare l’Universo. A due anni dalla pubblicazione cartacea di The Collected Papers of Albert Einstein, infatti, l’intera raccolta degli scritti di Albert Einstein è approdata online. L’iniziativa è stata lanciata dalla Princeton University Press in collaborazione con la piattaforma Tizra, dall’Università ebraica di Gerusalemme e il California Institute of TechnologyPiù di 30.000 documenti unici raccolti in tredici volumi in lingua originale e in inglese, a partire dal certificato di nascita del 1879. 

Certificato nascita

Il certificato di nascita di Albert Einstein. Da The Digital Einstein Papers

Quarant’anni di lavoro del padre della teoria della relatività oggi disponibile a tutti, gratis online.

Nella colossale raccolta ci sono persino i voti della carriera scolastica e la prima elaborazione della teoria della relatività, fatta ad appena 26 anni. È infatti il 1905 quando Einstein enuncia la formula più nota al mondo: E=mc2. Lavori ufficiali e chilometri di formule, ma anche lettere di un padre apprensivo ai figli, pagine intime di vita privata e preoccupazione per i risvolti pericolosi della Germania nazista. Il tutto condito da grande umorismo e un profondo amore per la musica e i viaggi.

Nel 1921 Albert Einstein riceve il premio Nobel per la fisica per la scoperta della legge dell’effetto fotoelettrico, e visita per la prima volta l’America. «Mi si porta a spasso come un bue da primo premio, a parlare innumerevoli volte di fronte a ogni genere di platea. È un miracolo che sia sopravvissuto a tutto questo» ironizza Einstein sul suo viaggio a New York, dove sarà costretto a trasferirsi nel 1933, a causa delle persecuzioni razziali in Germania.

Niels Bohr raccomandazione

La raccomandazione di Einstein per Niels Bohr, futuro Nobel in fisica. Da The Digital Einstein Papers

Tra gli scritti spunta fuori anche una raccomandazione per il Nobel a Niels Bohr: «Quando le generazioni future si troveranno a descrivere la storia dei progressi compiuti nella fisica moderna, dovranno riconoscere il salto di conoscenza fatto con la scoperta della natura degli atomi grazie a Bohr. Lui è, senza alcun dubbio, uno dei più grandi innovatori del nostro tempo».

Un Einstein sconosciuto, insomma, non certo l’immagine che vediamo stampata ovunque: capelli grigi arruffati e lingua di fuori.

einstein-e-la-sua-lingua

All’università di Princeton nel giorno del suo compleanno, nel 1951, Einstein tirò fuori la lingua quando il fotografo Arthur Sasse gli chiese di sorridere per lo scatto. Una foto poi passata alla storia