Barbenheimer

Barbenheimer

Fenomeno Barbenheimer: se ne è sentito parlare molto, ma di cosa si tratta? E soprattutto che risvolti ha portato all’industria cinematografica?

Barbenheimer è stata la parola dell’estate. Ma da dove arriva? Apparsa per la prima volta su twitter nel 2022, è un neologismo creato dall’associazione delle parole Barbie e Oppenheimer, entrambi titoli dei nuovi film rispettivamente di Greta Gerwig e Christopher Nolan. Viene da chiedersi perché associare due film così diversi, quasi agli antipodi: Barbie il rosa e Oppenheimer il nero. In realtà, le due pellicole qualcosa in comune l’hanno avuta perché negli Stati Uniti hanno condiviso la data di uscita, il 21 luglio 2023. Barbenheimer è quindi il nome dello “scontro al botteghino” che hanno immaginato 

gli utenti dei social network tra i due film. Da una parte Barbie, un film ispirato alla bambola della Mattel. Il racconto di una donna, Barbie, che esce dal mondo di Barbieland, una società dominata dalle donne e dal rosa dove gli uomini si trovano a competere per emergere, e si ritrova catapultata nel mondo reale dove si scontra per la prima volta con il patriarcato. Dall’altra parte Oppenheimer, che racconta la storia del progetto Manhattan e del padre della bomba atomica Robert Oppenheimer, un film dai toni cupi dove le donne hanno davvero poco spazio. Fatto sta che Barbenheimer l’abbiamo vista ovunque, su twitter instagram facebook e tik tok, ma anche su giornali e riviste. La moda ha colpito gli spettatori tanto che molti di loro hanno deciso di comprare i biglietti per vedere entrambe le pellicole lo stesso giorno. Anche noi di STAR siamo andate a vederli al cinema, e anche se abbiamo dovuto aspettare un mese per vedere Oppenheimer perché in Italia l’uscita era stata prevista per agosto invece che per luglio, anche noi abbiamo partecipato al fenomeno Barbenheimer. 

Ma chi ha vinto? Barbie o Oppenheimer? Più che i gusti soggettivi da scienziate guardiamo ai numeri. Entrambi i film hanno superato di gran lunga le aspettative ai botteghini incassando in totale in tutto il mondo 1.3 miliardi di dollari Barbie e 853 milioni di dollari Oppenheimer. Sono numeri che non si vedevano da prima della pandemia che aveva contribuito al declino dell’industria cinematografica e che oggi le ridanno una nuova speranza. C’è infatti chi, come Francis Ford Coppola, afferma che Barbenheimer è stata “una vittoria per il cinema”. Biglietti esauriti in tutto il mondo, le persone sono tornate di nuovo nelle sale: né BarbieOppenheimer ma è stato Barbenheimer a dominare! 

Sofia Gaudioso, biologa e comunicatrice della scienza, Sapienza università di Roma