Che cos'è la carne sintetica?

Che cos’è la carne sintetica?

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 proteine sono necessarie per la vita e rappresentano un componente fondamentale nella nostra alimentazione. Sono costituite da combinazioni di 20 “mattoncini” chiamati amminoacidi, alcuni dei quali così importanti da essere chiamati “essenziali”: devono essere introdotti con la dieta, in quanto il nostro organismo non è in grado di produrli. Nel corpo umano le proteine sono necessarie per la funzionalità di cellule, tessuti ed organi. Inoltre, sono implicate in processi fondamentali come il corretto sviluppo del cervello (Mann, 2018). 

A livello di consumo, la popolazione mondiale utilizza principalmente proteine di origine animale nonostante siano disponibili diverse fonti di proteine vegetali. Tuttavia, esistono delle problematiche legate alla produzione di carne: secondo il WWF, l’80% del disboscamento della foresta amazzonica è dovuto alla necessità di fare spazio agli allevamenti di bovini. Le emissioni di CO2prodotte – circa 60 kg equivalenti – per produrre un solo chilogrammo di carne. Per questi motivi, oltre a quelli etici,  è stata considerata l’idea di produrre “carne sintetica” mediante “l’agricoltura cellulare”.

Cos’è la carne sintetica? 

La carne sintetica, anche chiamata cell-based meat, è carne prodotta a partire da cellule staminali, in cui si cerca di conservare gli aspetti, organolettici e nutritivi, della carne tradizionale. È essenzialmente un sostituto della carne ottenuta a partire dagli animali. 

Come si produce la carne sintetica?  

Per la produzione della cell-based meat, vengono isolate le cellule staminali, tendenzialmente cellule satelliti (le staminali del tessuto muscolare), da un animale vivo; queste vengono fatte proliferare in laboratorio, grazie all’ausilio di un bioreattore in cui viene simulato il processo fisiologico che porta alla formazione delle fibre muscolari

Quali sono i vantaggi e gli svantaggi della carne sintetica? 

Per far fronte all’incremento della popolazione, dal 1960 la produzione globale di carne è drammaticamente aumentata. Si stima che nel 2050 la popolazione raggiungerà i 9 miliardi; stando a questa stima, l’industria della carne dovrà incrementare la produzione del 50% -100%. Tuttavia, la capacità di produrre la carne da parte delle industrie è già al massimo e, ogni ulteriore incremento, avrà un costo in termini ambientali. Gli allevamenti intensivi, infatti, sono tra le principali cause del riscaldamento globale e hanno un notevole impatto sul consumo di acqua e sullo sfruttamento del suolo. Inoltre,  anche l’aspetto etico legato al consumo della carne non è da sottovalutare. Secondo i dati ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica), in Italia, a gennaio 2023, sono stati macellati oltre 193 vitelli minori di 8 mesi, 202 mila agnelli e 1400 cavalli. Per fronteggiare l’aumento della richiesta di proteine animali senza impattare sull’ambiente, la carne sintetica può essere considerata una valida alternativa. Esistono però delle problematiche. Da una parte, riprodurre perfettamente le caratteristiche organolettiche e nutrizionali della carne tradizione non è cosa facile. Dall’altra i costi di produzione risultano ancora troppo elevati per il mercato nonostante gli avanzamenti tecnologici: nel 2015 produrre circa 250 grammi di carne sintetica costava circa 250mila euro oggi costi si aggirano intorno ai 13-15 euro.

Regolamentazione della carne sintetica 

Le norme Europee relative alla carne sintetica sono in vigore dal 1997 e sono state aggiornate nel 2018. In base al tipo di cellula utilizzata, può essere applicata la legislazione relativa agli OGM, nel caso di cellule staminali pluripotenti indotte, o la EU Novel Foods Regulation. Dunque, per l’immissione in commercio in UE è necessaria l’apposita autorizzazione rilasciata dalla Commissione Europea, previa valutazione da parte dell’Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare). In Italia, è stato di recente approvato dal Consiglio dei Ministri un disegno di legge che vieta la produzione e la commercializzazione degli alimenti e mangimi sintetici.

La messa a punto della carne sintetica nasce da questioni etiche e di sostenibilità relative alla produzione della carne tradizionale. Maggiori investimenti nella ricerca sulla carne coltivata potrebbero portare il prodotto ad essere consumato liberamente e in sicurezza, con conseguente diminuzione della produzione di carne tradizionale e dunque limitazione delle problematiche relative alla stessa. 

Federica Cannistrà e Alessandro Giampietro, dottorandi di Genetica e Biologia Molecolare presso il Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma, laboratorio diretto da Isabella Saggio.

References

Analysis of the process and drivers for cellular meat production R. D. Warner

Scientific, sustainability and regulatory challenges of cultured meat Mark J. Post  1,2, Shulamit Levenberg  3,4, David L. Kaplan  5 , Nicholas Genovese6, Jianan Fu7 , Christopher J. Bryant8, Nicole Negowetti9 , Karin Verzijden10 and Panagiota Moutsatsou