La Cina reclama il Nobel per la medicina
Nonostante le accuse di aver nascosto i primi casi di Covid-19 e i risultati delle relative analisi, la Cina sostiene di meritare un Nobel per la medicina per aver sequenziato il genoma del virus
L’istituto di virologia di Wuhan è ancora al centro della polemica che lo indicherebbe come possibile luogo di origine e diffusione della pandemia da Covid-19. E la Cina, nel frattempo, continua a difenderlo.
La virologa Shi Zheng Li, direttrice del centro di malattie infettive emergenti presso l’Istituto di virologia incriminato, in un’intervista rilasciata al New York Times ha recentemente parlato di speculazioni contro il centro di Wuhan e di assenza di responsabilità; anche Zhao Lijian, portavoce del ministero degli esteri, è dello stesso avviso, anzi rincara la dose, proponendo addirittura di conferire al laboratorio di Wuhan il Nobel per la medicina “La prima scoperta della sequenza del genoma del nuovo coronavirus da parte di scienziati cinesi non significa che Wuhan sia la fonte del nuovo coronavirus, né tanto meno si può dedurre che il virus sia stato prodotto da scienziati cinesi”, ha detto. “Il team di Wuhan dovrebbe ricevere il premio Nobel per la medicina in virtù dei lavori sul coronavirus, piuttosto che essere incolpato”.
Effettivamente è innegabile che gli studi condotti a Wuhan siano stati di fondamentale importanza per sequenziare il genoma del virus, ma ciò non toglie che la vicenda dell’iniziale diffusione del virus resti piuttosto torbida.
Al momento non sembrerebbero esserci prove che possano determinare la colpa del laboratorio, ma nemmeno dati sufficienti a scagionarlo del tutto: se il team di Wuhan sia meritevole del Nobel per la medicina o meno pare sarà oggetto di dibattito ancora per un po’.
Nel frattempo attendiamo nuovi sviluppi sulla questione.
Immagine in evidenza: Reddit
Commenti recenti