Ennio
immortale
di Davide Giaccari
Con le sue musiche, Ennio Morricone, ha emozionato e conquistato il pubblico mondiale. Come fa il suono a influenzare la psiche e i sentimenti? Ecco cosa dice la scienza
Diventare immortali grazie alla propria abilità artistica è un privilegio di pochi, ma sicuro è ciò che merita Ennio Morricone, compositore, direttore d’orchestra e arrangiatore italiano, nato a Roma il 10 novembre 1928. Inizia la sua carriera studiando la tromba al Conservatorio di Santa Cecilia per poi specializzarsi nella composizione, arrivando a realizzare più di 500 colonne sonore tra film e serie tv, ma anche opere di musica lirica e contemporanea. Morricone ha spaziato tra generi molto diversi tra loro, passando dalle colonne sonore. Ed è incredibile pensare come la sua arte possa esser arrivata a tutti noi in maniera diversa, c’è chi probabilmente lo ha conosciuto ascoltando le sue famosissime colonne sonore per la serie di film spaghetti-western diretti da Sergio Leone (suo compagno di classe alle elementari) o chi lo ha incontrato per la prima volta ascoltando un brano senza sapere che fosse arrangiato da lui, come ad esempio in “Sapore Di Sale” di Gino Paoli o “Se Telefonando” di Mina o ancora in “C’era Un Ragazzo Che Come Me Amava i Beatles e i Rolling Stones” di Gianni Morandi.
Le sensazioni positive che scaturiscono all’ascolto di un brano musicale dipendono da un aumento della produzione di dopamina
Morricone con la sua musica riesce ad arrivare alla nostra mente e alle nostre emozioni, suscitando gioia, amore, tristezza, malinconia, ma com’è possibile questo? Sappiamo che la musica è un insieme di suoni, quindi vibrazioni prodotte da un corpo elastico che si propagano sotto forma di onde sonore fino all’arrivo nel nostro orecchio. In quest’ultimo vengono trasformate in impulsi nervosi che il nostro cervello elaborerà come sensazione uditiva. Ma questo come può interferire sul nostro umore e sulle nostre emozioni? Nel momento in cui l’impulso arriva nella zona cerebrale i suoni sono analizzati in base alla loro durata, frequenza e intensità. Nel talamo, con l’aiuto del cervelletto, vengono elaborate le risposte motorie come segnare il tempo con un piede oppure oscillare la testa o le spalle (risposte controllate in sinergia con il sistema nervoso parasimpatico). E in questa rete di interazione entra in gioco il sistema limbico, un’area interna del cervello che include ipotalamo, amigdala e ippocampo, strettamente connesso con svariate funzioni psichiche come l’emotività e la memoria. Le sensazioni positive che scaturiscono all’ascolto di un brano musicale dipendono da un aumento della produzione di dopamina, un mediatore chimico che regola il metabolismo cerebrale e svolge un ruolo cruciale nel controllo dei comportamenti legati al piacere e al benessere, accompagnate da un’intensa attività elettrodermica, ovvero il famoso effetto della “pelle d’oca”, e la dilatazione delle pupille. Ennio Morricone grazie al suo testamento musicale rimarrà per sempre indelebile nella nostra mente ma soprattutto un punto di riferimento e di ispirazione, come è già successo nell’hip-hop americano, in particolare Jay-z ed Eminem che hanno campionato il tema di “Estasi Dell’Oro”, dalla colonna sonora di “Il Buono, Il Brutto e Il Cattivo” di Sergio Leone, per la realizzazione dei loro rispettivi brani “BluePrint 2”e “Bad Meets Evil”.
di Davide Giaccari, Studente del Master La Scienza nella Pratica Giornalistica della Sapienza Università di Roma
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