ERN: Sapienza accoglie le scuole
Il contributo dell’università per la realizzazione di una nuova cittadinanza scientifica
La Notte Europea dei Ricercatori (Ern) è un’iniziativa che si svolge ogni anno dal 2005 in 400 città europee con l’obiettivo di rinnovare il dialogo tra cittadinanza e mondo della ricerca. Pubblico di tutte le età incontra ricercatrici e ricercatori che informano e sensibilizzano sull’importanza del progresso scientifico per il miglioramento della società.
Quest’anno Sapienza, tra le varie iniziative proposte nell’ambito dell’Ern, ha dedicato alle scuole oltre 50 attività in presenza fra seminari, visite guidate e mostre interattive coinvolgendo vari dipartimenti (fra cui Biologia e Biotecnologie, Biologia Ambientale, Chimica, Fisica, Matematica, Scienze della Terra) e i musei afferenti alle facoltà. Tanti i temi: dai cambiamenti climatici alla transizione energetica, passando per gestione dei rifiuti, biotecnologie, scienze della vita e della terra, tecnologie future. E le scuole hanno risposto con entusiasmo all’iniziativa: Sapienza ha accolto circa 1600 studenti e studentesse accompagnati da 25 docenti, che hanno portato anche 2-3 classi contemporaneamente per più giorni.
Viviamo in un’epoca di grandi cambiamenti e informarsi sugli sviluppi della ricerca dovrebbe essere parte integrante della nostra cultura. I progressi del sapere dovrebbero essere patrimonio di tutti e dovrebbero costituire la base per un autonomo formarsi di opinioni. Affinché i ragazzi abbiano la possibilità di operare scelte consapevoli in settori legati alla scienza e alla tecnologia sarebbe importante fornire loro strumenti adeguati e la scuola gioca ovviamente un ruolo fondamentale. Molto spesso però l’insegnamento della scienza è astratto e poco coinvolgente, caratterizzato da un trasferimento di conoscenze puramente nozionistico che risulta distante dalla vita reale.
Gli incontri con l’università ben si inseriscono in un nuovo modo di fare didattica della scienza. Accanto alle classiche lezioni frontali si affianca la narrazione della scienza da parte di chi la “pratica” ogni giorno, la possibilità di capire quanto la scienza sia presente nel nostro quotidiano e quanto le nuove conoscenze siano un’opportunità per promuovere, come affermava Francis Bacon già quattrocento anni fa, il benessere dell’intera umanità. Nel momento in cui l’università apre le porte per accogliere le scuole dà un contributo importante alla costruzione di una nuova cittadinanza scientifica, perché fornisce agli studenti i saperi necessari per comprendere la realtà che li circonda, li aiuta ad apprendere e sperimentare il pensiero scientifico, li induce a porsi domande; un contributo, seppur piccolo, alla formazione di cittadini che, non senza sforzo e fatica, saranno in grado un giorno di orientarsi tra le fonti informative ed esercitare un pensiero critico e una capacità di scelta.
Immagine in evidenza: {credit: Riccardo Crivellaro}
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