Fondazione Nobel: premi al sicuro con MATLAB
La Fondazione Nobel si affida a MATLAB per valutare l’esposizione al rischio delle sue risorse economiche e salvaguardare a lungo termine i premi
Come difendere i nostri risparmi? Questa domanda è doverosa quando si deve gestire un patrimonio di 3,3 miliardi di corone svedesi (circa 400 milioni di euro). A tanto ammontano i beni della Fondazione Nobel. Un capitale prezioso non solo a livello economico ma anche per il suo valore simbolico. Per questo, per difenderlo nel tempo è stato scelto MATLAB.
«Uno dei compiti più importanti della Fondazione è quello di salvaguardare la base economica del Premio Nobel», spiega un comunicato stampa. «Il capitale lasciato da Alfred Nobel deve essere gestito in modo tale che sia possibile assegnare il prestigioso premio in perpetuo». Le preoccupazioni della Fondazione nascono a seguito dei crolli delle banche del 2008. Nel 2012 si era stati costretti a ridurre del 20% l’ammontare in denaro dei premi per proteggere a lungo termine il capitale dopo l’incremento dei costi di gestione e la conseguente diminuzione delle rendite.
«La Fondazione vuole sapere come si comporterà il suo portafoglio nel tempo», ha dichiarato Gustav Karner, direttore investimenti della Fondazione Nobel. «I nostri costi sono relativamente fissi, ma non siamo sicuri di come cambieranno nel tempo i nostri asset (proprietà, investimenti, azioni e obbligazioni). Useremo MATLAB per generare simulazioni delle performance patrimoniali degli asset sul medio-lungo periodo. In tal modo potremo prevedere contromosse adeguate in casi critici». MATLAB sta per MAT(rix) LAB(oratory) ed è una piattaforma informatica che viene impiegata per simulare scenari economici futuri e programmare opportuni interventi finanziari.
I modelli costruiti con MATLAB utilizzeranno il metodo Monte Carlo (metodo statistico basato sulle simulazioni) per analizzare, modellare e fare proiezioni della redditività, in modo che gli investimenti possano fruttare almeno il 2,5% nel breve periodo. Per il medio-lungo periodo, invece, la Fondazione punta a una rendita superiore al 3,5%. Il modello così generato sarà valutato su un arco temporale di trent’anni e, man mano che la nuova strategia sarà sviluppata, testata e implementata, si estenderà fino a cento anni.
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