Girls just want to have funds
Il mondo della ricerca è ampio e sfaccettato. Sapienza fa ricerca e i suoi ricercatori partecipano a diversi programmi e vincono bandi di ricerca internazionali. ERC, MSCA e Global challenge sono solo alcuni degli ambiti d’azione in cui Sapienza è impegnata per dare il suo fondamentale contributo al mondo della ricerca.
di Annalisa De Angelis, Denise De Santana Ciaramicoli, Sara Ludovici, Giulia Donatiello, Lucia Nicastro
Fare ricerca costa, non solo fatica, ma anche tanti soldi. L’Europa dà un grande contributo, grazie ai finanziamenti dei cosiddetti “programmi quadro”: Horizon 2020 dal 2014 al 2020, e Horizon Europe dal 2021 al 2027. Si tratta di uno strumento di finanziamento della Commissione europea, tra i più alti al mondo (circa 90 miliardi di euro), dedicato alla ricerca scientifica e all’innovazione tecnologica con un diretto impatto sulla vita dei cittadini. I programmi si dividono in schemi di finanziamento con specifiche peculiarità. Circa un terzo del budget totale di Horizon Europe è destinato al finanziamento del pilastro “Excellent Science”, di cui fanno parte i programmi European Research Council (ERC) e Marie Skłodowska-Curie Actions (Msca). ERC è l’organismo dell’Unione europea che finanzia i ricercatori più promettenti, che svolgono attività di ricerca negli Stati membri dell’Unione europea o nei Paesi associati. I bandi ERC sono incentrati su cinque schemi di finanziamento (grant) e la divisione si basa principalmente sull’esperienza maturata dai ricercatori dopo il dottorato. Nel 2021, Sapienza è stata al primo posto tra le host institution di Erc Advanced Grant e la prima università italiana per numero complessivo di grant Erc. Il programma Marie Skłodowska – Curie Actions (Msca), che include Msca doctoral networks, Msca postdoctoral fellowships, Msca staff exchanges, Msca COFUND, Msca and Citizens, ha l’obiettivo di favorire l’eccellenza nella ricerca, consentendo ai ricercatori di spostarsi da un Paese ad un altro per poter sviluppare la loro carriera. Le Msca sono aperte sia al settore accademico che alle aziende. Per il bando Msca fellowships, verranno finanziati nove progetti Sapienza. Nell’ambito delle sfide globali e della competitività industriale, è stato sviluppato un piano d’azione diviso in poli tematici, “Clusters”, che rappresentano il secondo pilastro del piano Horizon Europe. I clusters sono sei: salute, cultura, sicurezza, mondo digitale, clima, cibo. Centrale è la tematica della collaborazione tra settori e discipline. Il global challenge, con i suoi 4,5 miliardi di euro, è il programma più ricco e, a seconda del tema affrontato, possono prendervi parte sia enti pubblici che privati. I programmi dedicati all’innovazione (Future and emerging technologies, Fet in Horizon 2020, sostituito da Innovative europe in Horizon europe) finanziano, invece, tecnologie radicalmente nuove, visionarie, capaci di trasformare positivamente la vita dei cittadini, la società e l’economia. Il requisito chiave è la presenza di piccole e medie imprese che supportino l’immissione della tecnologia sul mercato. Sapienza è presente in dieci progetti Fet, in due di questi come coordinatore. Euratom rientra tra le competenze trasversali, sia nel programma Horizon 2020 che in Horizon europe, passando però da un budget di 208 milioni di euro a 1,38 miliardi di euro per il quinquennio 2021-25. Si tratta del programma di ricerca e formazione della Comunità europea nel campo dell’energia atomica e, in particolare, nel settore della sicurezza e protezione nucleare. Il progetto Euratom è aperto a università, centri di ricerca (pubblici e privati), grandi imprese e industrie. Sapienza, con la sua storia, spaziando nei più diversi ambiti disciplinari e avendo a disposizioni menti brillanti tra i suoi ricercatori, merita a pieno titolo i numerosi riconoscimenti ricevuti e di dare il suo importante contributo alla crescita della ricerca europea.
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