I Nobel concordano: l’importante è divertirsi!
Come affrontare la sfida di essere scienziati? Cinque Nobel ne hanno parlato al “Global Young Scientists Summit 2014”
Non capita tutti i giorni di avere a disposizione cinque premi Nobel che ti danno consigli su come costruire una carriera scientifica. È successo a Singapore al “Global Young Scientists Summit 2014”, dove Aaron Ciechanover (premio Nobel per la Chimica 2004), Anthony Leggett (premio Nobel per la Fisica 2003), Ada Yonath (premio Nobel per la Chimica 2009), Robert Grubbs (premio Nobel per la Chimica 2005) e Martin Chalfie (premio Nobel per la Chimica 2008), insieme a Wendelin Werner (medaglia Fields 2006), hanno raccontato le proprie esperienze e fornito alcuni utili suggerimenti ai giovani scienziati presenti all’incontro.
La chiave del successo nella scienza è divertirsi: su questo sono stati tutti d’accordo. «Se non sei soddisfatto al 100% è meglio lasciar perdere e ricominciare. Quando ti stai divertendo veramente, allora non è più un lavoro, è un hobby» ha sottolineato Ciechanover, aggiungendo che «nella vita avere un hobby e qualcuno che ti paga per farlo è la cosa ideale». Per Grubbs è importante avere la fortuna di incontrare buoni mentori, che siano in grado di capire le tue vere propensioni e ti incoraggino a seguire la giusta direzione. D’altro canto, come ha affermato Ada Yonath, «è essenziale assecondare la propria curiosità, andando oltre le direttive e i compiti che ti vengono assegnati». Secondo Leggett anche la didattica può essere stimolante: «insegnare una materia diversa dall’argomento della tua ricerca aiuta a mantenere la mente aperta, può fornire spunti di ispirazione inaspettati e, cosa molto importante, è un sostegno psicologico nei tanti momenti bui che il lavoro di ricercatore riserva».
Interrogati sulle strategie giuste per trovare un buon contratto da post-doc, i premi Nobel hanno fornito consigli molto pratici. È importante focalizzarsi solo su uno o due laboratori e studiarne a fondo le linee di ricerca prima di presentare la domanda di assunzione. Quest’ultima deve essere scritta con particolare attenzione inserendo le proprie idee, perché, ha spiegato Chalfie, «i professori non guardano il vostro curriculum, ma vogliono sapere che tipo di ricercatore vi proponete di essere nel loro laboratorio». Infine, per cercare di andare incontro alla fortuna, è preferibile lavorare su più progetti contemporaneamente.
Un altro aspetto importante nella carriera di uno scienziato è quello della comunicazione. «Dobbiamo ammettere che non parliamo abbastanza con la gente» ha sottolineato Leggett. «Come scienziati dovremmo fare uno sforzo maggiore per “educare” i politici e la società ai problemi della scienza» ha concordato Werner.
L’incontro con il pubblico del “Global Young Scientists Summit 2014” è terminato con una domanda su come trovare le motivazioni e affrontare le frustrazioni della carriera scientifica. Ciechanover ha risposto molto chiaramente: « Ci sono molti momenti frustranti. Ma invece di disperarci, noi analizziamo i risultati e trasformiamo il fallimento in successo nell’esperimento seguente».
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