II Nobel islamico: «The Mustafa Prize»

II Nobel islamico: «The Mustafa Prize»

Nasce il Premio Nobel per la scienza e la tecnologia promosso dall’Iran, per valorizzare solo gli scienziati di fede musulmana

logo2La conferenza stampa di presentazione del «Mustafa Science and Technology Prize» si è svolta il 10 marzo 2014 nella città di Teheran, al parco tecnologico Pardis, la Silicon Valley iraniana.

L’obiettivo principale del premio è «fornire una piattaforma per l’interazione e la condivisione delle conoscenze tra gli studiosi musulmani, al fine di creare una nuova civiltà islamica e produrre rilevanti teorie scientifiche, eliminando la monopolizzazione della scienza e della tecnologia nel mondo; accrescere il ruolo internazionale dei paesi islamici attraverso l’introduzione del premio come simbolo significativo di merito accademico e di eccellenza nel mondo».

La prima cerimonia di premiazione avverrà tra il 4 e 9 gennaio 2015. Le candidature verranno selezionate entro il 14 giugno 2014 da 250 università, centri di ricerca, accademie e parchi tecnologici. Il riconoscimento sarà assegnato a quattro categorie: nanotecnologie, scienze della vita e della medicina, tecnologie dell’informazione e della comunicazione e un quarto premio andrà allo scienziato musulmano per la miglior scoperta. Per i primi tre settori i candidati devono essere cittadini di un paese islamico, ovvero è obbligatorio avere la cittadinanza in uno Stato membro dell’Organizzazione della cooperazione islamica (per esempio un arabo israeliano è escluso, vengono ammessi solo i palestinesi), per l’ultimo invece è sufficiente che lo scienziato sia di fede musulmana, senza limiti geografici. Ciascun premiato otterrà mezzo milione di dollari, una medaglia e una targa.

La componente religiosa è sempre presente, anche per la scelta di intitolare il premio «Mustafa (PBUH) Prize», Mustafa significa “Il prescelto”, ed è uno dei 201 nomi di Maometto, mentre PBUH è l’acronimo di «pace su di lui», usato ogni volta che si nomina il Profeta.

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Mehdi Safarinia, presidente del Pardis Technology Park, ha annunciato in conferenza stampa che questo riconoscimento «mira a rafforzare il livello di cooperazione tra i paesi musulmani e la rinascita del mondo islamico».

L’evento si terrà ogni due anni all’interno di un palazzo progettato appositamente nella capitale iraniana. La costruzione e il successivo mantenimento verranno finanziati dalla Banca islamica di sviluppo (IDB), la prima banca a sostenere lo sviluppo socioeconomico di tutte le comunità musulmane nel mondo.