Il Futuro è Sapienza
di Mattia La Torre e Diego Parini
A poco più di un anno dalla Sua elezione, Ricerca e Innovazione al centro dell’agenda politica della Magnifica Rettrice della Sapienza Antonella Polimeni.
Sapienza, l’Università più grande di Europa, oggi, sotto la guida della prima Rettrice donna nella sua storia lunga oltre 700 anni. Abbiamo raggiunto Antonella Polimeni all’evento “Donne e Scienza” al Palazzo delle Esposizioni di Roma, lo scorso 17 febbraio 2022 e Le abbiamo chiesto quale sarà il futuro di Sapienza.
1. La prima donna Rettrice di Sapienza eletta con più del 60 per cento dei voti, in questo primo anno di mandato crede che il Suo lavoro sia stato supportato dalla comunità Sapienza?
Assolutamente sì. Una squadra di governo molto ampia con colleghe e colleghi che stanno contribuendo in maniera rilevante al raggiungimento degli obiettivi programmati che, per altro, avevamo condiviso. Questo risultato del 60 per cento è il risultato di una condivisione di obiettivi e devo dire che c’è grande entusiasmo. Siamo soddisfatti del lavoro fatto ma c’è ancora molto da fare.
2. In una sua recente intervista, Lei dice che la Sua “forza è il valore dell’esempio”, e che la Sua “determinazione trae origine da questo”, oggi si sente di poter essere Lei quell’esempio?
Spero di esserlo. Io ho sempre creduto nel valore dell’esempio e ne ho beneficiato di esempi. Nella mia carriera scolastica ho avuto la fortuna di incontrare un insegnante di liceo che per me è stato un faro. Quando sono entrata in università ho avuto un professore che mi ha fatto innamorare dell’insegnamento universitario. Ho avuto un esempio di impegno e determinazione venuto da mio padre. Ho un compagno di vita, che è mio marito che mi ha supportato. Però, non tutti hanno avuto la fortuna di avere delle pari opportunità per pari capacità. Questo è sempre stato il mio motto. Le pari opportunità io le ho avute perché ho avuto un sostegno dalla mia famiglia di origine. Nella mia famiglia ho avuto la possibilità di avere una persona che mi aiutasse a casa, perché ho anche avuto due figli, il più grande ora fa trent’anni e la figlia più piccola di ventisette. Bisogna lavorare affinché tutte le donne, capaci, abbiamo le pari opportunità.
3. Da quando è diventata Rettrice non si vede un calo nella Sua produzione scientifica, questo dimostra che si può fare, immaginando però che sia faticoso. In quest’ultimo anno ci sono stati momenti in cui ha pensato di mettere da parte, momentaneamente, la ricerca?
Mai. Assolutamente no, perché fare il rettore, nel mio caso la rettrice, è comunque un incarico pro tempore. Noi siamo e continuiamo ad essere didatti, ricercatori e medici.
4. La Sua strategia di comunicazione è molto incentrata sul far conoscere Sapienza e le sue attività all’esterno, d’altronde la Terza Missione delle Università è proprio l’outreaching. Quali sono gli strumenti secondo Lei più efficaci per raggiungere la società civile e avvicinarla al mondo universitario?
Prima di tutto divulgare in maniera comprensibile i risultati scientifici di tutte le aree del sapere che Sapienza possiede, perché in Sapienza c’è tutto. Secondo poi, rendere permeabile proprio la nostra città universitaria ai cittadini. Su questo però ora stiamo lavorando e non voglio dare delle anticipazioni…
5. Con il PNRR ci saranno dei forti investimenti sia per i giovani che per i ricercatori. Cosa significherà per Sapienza?
In consiglio d’amministrazione, la prossima settimana, porteremo tutti i bandi nei quali Sapienza ha applicato. Sapienza ha applicato su tutti i Campioni Nazionali. Sta per applicare come Hub nella misura degli ecosistemi e dell’innovazione. Applicherà sui Partenariati estesi. Alla fine, porteremo anche questo in una Conferenza di Ateneo, una volta terminati tutti i bandi. Lo strumento della Conferenza di Ateneo, ora con lo streaming e alla digitalizzazione che abbiamo forzatamente fatto, ci aiuterà, ci farà piacere condividere con tutta la nostra comunità.
6. Noi siamo molto curiosi. L’impegno e l’apertura che Lei e la Governance state mettendo in campo sono segnali forti per il Futuro di Sapienza.
Facciamo in modo che questa nostra meravigliosa istituzione che è Sapienza, che io ho sempre considerato uno scrigno, e continuo a considerarlo, si tolga un po’ di polvere.
Antonella Polimeni, Medico Chirurgo, Specialista in Odontostomatologia e Ortognatodonzia, Magnifica Rettrice della Sapienza Università di Roma
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