Cos’è l’Istituto Superiore di Sanità?
di Irene Carunchio e Viviana Couto
La storia l’organizzazione e la ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità.
L’Istituto Superiore di Sanità (ISS) fu inaugurato a Roma il 21 aprile del 1934, in un momento storico in cui l’Italia era un Paese ad alta percentuale di analfabetismo e in cui la vita media era di circa 50 anni. La malaria mieteva migliaia di vittime e non esisteva il servizio sanitario nazionale o una coscienza comune sulla tutela della salute pubblica. In questo contesto nacque l’ISS, che nei primi anni si occupò quasi esclusivamente di di microbiologia (e in particolare di controllo delle malattie infettive), fisica (nella sua applicazione sanitaria e per il controllo delle sostanze radioattive) e, infine, chimica (per il controllo degli alimenti e la malariologia). Dal 1978 è inquadrato come organo tecnico-scientifico del Servizio sanitario nazionale ed è oggi il principale ente pubblico per la ricerca di base e applicata in ambito di salute pubblica.
Oggi nell’istituto lavorano più di 2500 persone divise in 6 dipartimenti, distribuiti in 16 centri nazionali di cui 2 di eccellenza. Ogni anno il lavoro dei ricercatori si traduce nella pubblicazione di circa 1300 articoli su riviste internazionali, nella validazione di circa 80 brevetti e nell’emissione di oltre 16000 approvazioni, pareri e controlli. Ma l’attività dell’istituto non si esaurisce nei laboratori: alla base del lavoro dell’ISS c’è infatti una stretta relazione con il pubblico. Da diversi anni l’Istituto è un punto di riferimento per i pazienti con dipendenze da droghe chimiche e offre servizi per le patologie legate al gioco d’azzardo. L’ISS offre anche la possibilità di poter consultare tutti gli articoli pubblicati, ad oggi oltre 43.000, e i risultati delle ultime ricerche.
L’eccellenza dell’ISS è sottolineata dalla presenza di quattro premi Nobel tra i suoi ricercatori. Nel laboratorio di Via Panisperna lavorarono fra gli altri Enrico Fermi ed Emilio Segrè. Fermi fu insignito del premio Nobel per la fisica nel 1937 per il suo lavoro nel campo della radioattività e delle reazioni nucleari, Segrè invece è stato premio Nobel per la fisica nel 1959 per la scoperta dell’antiprotone. Collaborò con l’ISS anche Ernst Boris Chain, premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1945 (in trio con Fleming e Florey) in seguito agli studi sulla penicillina. Infine, Daniel Bovet, premio Nobel per la medicina e la fisiologia nel 1957 per le scoperte che portarono alla sintesi degli antistaminici, collaborò con l’ISS e fu inoltre professore di Psicobiologia all’Università “Sapienza” di Roma.
Irene Carunchio e Viviana Couto Sayalero studentesse del Master La Scienza nella Pratica Giornalistica della Sapienza Università di Roma
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