L’ Italia e Sapienza tra i primi al mondo per la ricerca sull’emicrania
Un lavoro di revisione condotto dalla Lanzhou University in Cina ha analizzato oltre 6000 pubblicazioni, decretando che l’Italia è al secondo posto al mondo per la ricerca sull’emicrania. Il professor Paolo Martelletti di Sapienza è risultato tra i primi dieci esperti più attivi al mondo sul tema
di Giacomo Bocci
L’Italia risulta al secondo posto, dietro solamente agli Stati Uniti, nella top ten dei paesi e istituzioni maggiormente attive negli studi sull’emicrania. A decretarlo è un lavoro di revisione condotto dagli studiosi della Lanzhou University in Cina, pubblicato sulla rivista “Annals of Palliative Medicine”.
La ricerca si è basata sull’analisi di oltre 6000 pubblicazioni, tra articoli e recensioni. Ne emerge che gli Stati Uniti, con 2151 studi totali pubblicati nel decennio 2010-2019, sono al primo posto, seguiti dall’Italia con 942 lavori.
Lo studio dei ricercatori cinesi ha evidenziato anche che Sapienza Università di Roma è al decimo posto tra gli atenei più attivi sull’argomento. In particolare, il professor Paolo Martelletti, direttore del Centro regionale per le cefalee dell’ospedale Sant’Andrea di Roma, che collabora con Sapienza, è risultato tra i primi dieci ricercatori a livello mondiale impegnato su questo tema.
“Questi dati testimoniano che in Italia si fa ricerca di altissimo livello.”, ha commentato Martelletti. “La scuola italiana è seconda per produzione scientifica dopo gli Usa. Vi è nel nostro Paese una grande cultura sullo studio delle cefalee che porta questi risultati.”
La rivista “Journal of Headache and Pain”, fondata e diretta dallo stesso Martelletti, si è affermata al vertice mondiale tra le riviste che si occupano di emicrania.
L’emicrania, secondo l’Istituto Superiore di Sanità, è la forma di mal di testa più comune. Si presenta con un dolore acuto o pulsante che inizia nella parte anteriore o su un lato della testa, estendendosi alla fronte e alle tempie. È estremamente diffusa, e colpisce circa il 12% degli adulti in tutto il mondo, con un’incidenza tre volte maggiore nelle donne. Rappresenta una malattia di interesse per la medicina di genere, la branca finalizzata a prevenire e curare le malattie comuni ai due sessi che incidono in maniera diversa su uomo e donna. L’emicrania, segnalano gli esperti, ha un forte impatto sulla qualità della vita, e rappresenta pertanto un importante problema di salute pubblica.
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