La rinvicita dei fratelli minori: Nikolaas Tinbergen

La rinvicita dei fratelli minori: Nikolaas Tinbergen

Il biologo olandese Nikolaas Tinbergen, premio Nobel nel 1973 per la Fisiologia e la Medicina insieme a Karl Von Frische e Konrad Lorenz, è stato uno dei pionieri dell’etologia moderna

tinbergen

Nikolaas Tinbergen, padre dell’etologia moderna

I fratelli Tinbergen sono uno dei rari casi in cui più persone della stessa famiglia sono state premiate con un Nobel. Un fatto ancor più straordinario, visto che sono tuttora l’unica coppia di fratelli a cui è stata assegnata questa onorificenza. Jan, il primogenito, Nobel per l’Economia e Nikolaas, terzo dei cinque fratelli, per la Fisiologia e la Medicina. Mentre il primo era uno studente modello e sembrava destinato fin da piccolo a qualcosa di grande, Nikolaas Tinbergen, aveva più difficoltà nel canalizzare i suoi interessi in qualcosa di costruttivo e considerava lo studio una perdita di tempo. Preferendo andare a camminare all’aria aperta e praticare il bird-watching, saltava molte volte le lezioni a scuola, tanto da essere spesso punito dai professori. 

«Nel corso della mia vita, la fortuna mi ha sempre sorriso. Amavo le stupende ricchezze naturali dell’Olanda, le sue vaste spiagge di sabbia, le sue magnifiche dune costiere, l’abbondante fauna selvatica nelle sue onnipresenti acque interne». Fu perfino sul punto di non iscriversi all’università, ma il suo amico fotografo naturalista Rudy Steinert lo fece appassionare alla biologia. Così nel 1925 si iscrisse all’Università di Leida, dove conobbe Jan Verwey, il biologo che fece nascere in lui l’interesse per il comportamento animale e l’etologia.

La sua attività di ricerca fu sicuramente influenzata da due famosi etologi: nei primi anni gli furono di assoluta ispirazione il lavoro sulle api di Karl Von Frisch e gli scritti di Jean-Henri Fabre sugli insetti. Da qui l’interesse per le vespe scavatrici e per le loro abilità nell’homing, ossia la capacità di ritornare al nido da lunghe distanze. Ma ancora non aveva conosciuto la persona che avrebbe cambiato radicalmente la sua vita. Non si tratta della moglie Elisabeth Rutten, ma dell’etologo austriaco Konrad Lorenz.

Lorenz_and_Tinbergen1

Tinbergen e Lorenz durante una passeggiata

Nel 1936 i due scienziati si conobbero durante una conferenza riguardo le teorie sull’istinto animale. L’olandese fu poi ospite con la propria famiglia per quattro mesi in Austria, a casa di Lorenz, diventandone un allievo e iniziando così una collaborazione nella ricerca che durò per tutta la vita: Lorenz più incline alla riflessione, Tinbergen bravo a sperimentare. Quest’ultimo iniziò una rivoluzione nel mondo dell’etologia, legittimandola come scienza e dandole un’ottica evoluzionistica. Muovere cerchi di pigne intorno a nidi di vespe per disorientarle, verniciare le uova dei gabbiani per confonderli, appendere sagome finte di farfalle femmina alla lenza di canne da pesca per “adescare” gli esemplari maschi, oppure “aizzare” gli spinarelli contro sagome di altri esemplari maschi della stessa specie per testarne l’aggressività sono alcuni esempi dei tanti esperimenti effettuati dall’etologo olandese.

«Ci siamo influenzati da subito. La straordinaria visione e l’entusiasmo di Lorenz sono stati completati dal mio senso critico e inclinazione a rielaborare le sue idee. In più Lorenz provava un’ammirazione quasi infantile verso le mie sperimentazioni. In tutto questo spesso trascorrevamo anche periodi di divertimento esilarante». Il loro fu un legame che durò per tutta la vita, perfino dopo la guerra e la dura esperienza dei campi di prigionia: Lorenz prigioniero dei russi e Tinbergen dei tedeschi.

Dopo la guerra l’olandese si stabilì in Inghilterra, dove ottenne una cattedra a Oxford. La sua notorietà raggiunse l’apice nel 1958 con il saggio Curious Naturalists, uno dei più importanti saggi sull’etologia al mondo. Il testo racconta in maniera minuziosa e accattivante gli studi di una vita: da quelli effettuati sulle vespe scavatrici, fino alle ricerche sul mimetismo animale, sui gabbiani e sugli spinarelli. Un libro di esperimenti geniali che hanno costituito la palestra in cui Tinbergen, con molta pazienza e sacrificio, ha esercitato la sua dote principale: la curiosità.

vespe

Una vespa del genere Philanthus

Negli anni sessanta, oltre a diventare un membro della Royal Society, collaborò anche con il produttore cinematografico Hugh Falkus nella realizzazione di una serie di documentari naturalistici, tra i quali The Riddle of the Rook (1972) e Signals for Survival (1969). Inoltre prese parte alla formazione del Serengeti Research Institute in Tanzania. Nel 1973, quattro anni dopo rispetto suo fratello Jan, ricevette il premio Nobel.

Nikolaas Tinbergen morì a Oxford nel 1988. L’etologo olandese tenne sempre a sottolineare l’importanza di essere curiosi nel mondo della ricerca «perché è la sete di conoscenza e la voglia di spingersi un gradino più avanti che ha portato l’uomo a scoprire e interpretare tanti misteri del mondo che lo circonda, e perché in fondo non c’è niente di male a vivere la natura con interesse e passione».