“MeRita”: La Montalcini a teatro
In occasione della manifestazione «Donne Diritti e Teatro» si è tenuto a Milano, presso il teatro Oscar, “MeRita”, un omaggio al Nobel Rita Levi Montalcini per la regia di Oliviero Corbetta
La compagnia “Liberi pensatori Paul Valery” porta a teatro la vita della grande scienziata Rita Levi Montalcini in un reading biografico che mescola lettere e pezzi tratti dall’ “Elogio dell’imperfezione” (1987). Alcuni dei brani sono stati tratti da opere di autori che la scienziata conobbe di persona, come “Il sistema periodico” (1975), dell’amico Primo Levi, che narra di un’amicizia nata in un laboratorio universitario. Altri sono presi da autori che la scienziata frequentò solo tra le pagine dei loro libri, come “Spettri” di Henrik Ibsen (1881), ovvero le vicende della signora Alving, donna che sin dalla giovinezza non sa ribellarsi alla menzogna, si sposa senza amore, nasconde le infedeltà del marito. All’inizio novecento fu interpretato da Ermete Zacconi, primo attore nei teatri torinesi e molto ammirato dal padre della Montalcini.
I brani di Rita Levi Montalcini sono tratti da “Il tuo futuro” (1993): un decalogo, scritto dalla stessa scienziata, in cui sprona gli adolescenti ad affrontare la vita con la piena consapevolezza delle capacità della propria mente e nel quale sostiene che «La miglior pensione è il possesso di un cervello in piena attività che vi permetta di continuare a pensare fino alla fine». Altre da “L’asso nella manica a brandelli” (1998), “Senz’olio contro vento” (1996) e “Cantico di una vita” (2000), in cui rende pubbliche alcune delle proprie lettere alla sorella Paola.
Rita Levi Montalcini nel 1986 vinse il Premio Nobel per la medicina, per la scoperta e identificazione del fattore di accrescimento della fibra nervosa. Donna eclettica e piena di iniziativa, forse non poteva essere ricordata meglio di così: con le parole e i pensieri che l’hanno accompagnata nella vita. S’interessava anche di arte, di musica e aveva una profonda attenzione per il prossimo, tanto da fondare, insieme alla gemella Paola, la Fondazione Levi Montalcini per la formazione di giovani donne che vivono in luoghi con alta percentuale di analfabetismo, soprattutto femminile, ad esempio in Africa. Partecipò anche a numerose campagne contro le mine anti-uomo. Eletta senatrice a vita nel 2001 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Era una donna libera e moderna, non si sposò mai. Lei stessa si definiva una “libera pensatrice”.
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