L’opinione: merito e sorte
di Simone Pollo
I filosofi morali e politici discutono molto del peso da dare al “merito” all’interno delle concezioni della giustizia. Se è vero che una società liberale si contraddistingue per il riconoscimento del diritto di ognuno a godere dei frutti del proprio impegno e del proprio talento, è altrettanto vero che questi non dipendono esclusivamente dalla nostra volontà. La famiglia in cui nasciamo e le opportunità che ci vengono date plasmano chi siamo e, quindi, anche le nostre capacità di impegnarci e le nostre abilità. Il contesto in cui veniamo al mondo non è qualcosa che scegliamo e costruiamo da soli. È la lotteria della vita che ci fa nascere in una certa famiglia, in un dato paese e in un’epoca piuttosto che in altri. La filosofia morale e politica si riferisce, infatti, a queste cose con il termine “sorte”. Quando discutiamo del merito e del suo riconoscimento non dovremmo dimenticarci che non tutto quello che definiamo “merito” lo dobbiamo alla nostra volontà e alla nostra fatica ma è determinato anche dal caso, la sorte appunto.
Simone Pollo filosofo morale della Sapienza Università di Roma
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