Organismi Genuinamente Mobilitati
I Nobel difendono gli organismi geneticamente modificati e la ricerca scientifica
L’Italia rimane salda nel suo no agli OGM, sebbene già nel 2001 più di mille scienziati, guidati dai premi Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini, avessero condannato il blocco della ricerca voluto dall’allora Ministro per le politiche agricole e forestali, Alfonso Pecoraro Scanio. Attraverso il manifesto «Libertà per la scienza», apparso sul quotidiano La Stampa, rivendicavano la mancanza di ogni evidenza scientifica nella scelta del governo italiano di opporsi agli OGM.
Dal 2001 a oggi le cose non sono cambiate di molto, come ci ha spiegato Paola Vittorioso, ricercatrice presso il dipartimento di genetica e biologia molecolare della Sapienza Università di Roma. Attualmente in Italia è possibile svolgere ricerca di base sulle piante, sebbene i finanziamenti siano sempre più esigui, ma è vietato avviare colture transgeniche per qualsiasi finalità, inclusa la ricerca applicata. «Le motivazioni di tale scelta sembrano essere più di carattere politico che economico, viste le molte implicazioni positive a cui potrebbero portare maggiori investimenti nel campo degli OGM».
Eppure, nonostante le proteste di premi Nobel e scienziati, come Umberto Veronesi, ci si chiede ancora come mai si continui a mantenere la società italiana in questo stato di ignoranza sugli OGM.
Photo Credit: Giovanni Picuti, già Buferanera via Compfight cc
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