Premio L’Oréal-Unesco: Ornella Juliana Piccinni è la vincitrice
Il 17 giugno sono state annunciate le sei scienziate vincitrici, under 35, del premio L’Oréal-Unesco. Tra questi nomi, c’è anche quello di Ornella Juliana Piccinni, ricercatrice della sezione di Roma 1 dell’INFN presso l’Amaldi Research Center di Sapienza Università di Roma
Ornella Juliana Piccinni è la nuova vincitrice del premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza” di quest’anno. La ricercatrice dell’INFN è riuscita a conquistare una borsa di studio di 20.000 euro grazie a un progetto riguardante la modellizzazione e l’individuazione di segnali gravitazionali prodotti dalle magnetar, stelle di neutroni che posseggono un enorme campo magnetico.
“L’idea alla base del mio progetto, su cui grazie alla borsa vinta oggi si concentrerà la mia attività di ricerca per i prossimi dieci mesi”, spiega Ornella Juliana Piccinni, “è quella di sviluppare una linea specifica di analisi per lo studio di segnali gravitazionali emessi da magnetar, stelle di neutroni giovani prodotte a seguito, per esempio, della fusione di sistemi binari composti da almeno una stella di neutroni progenitrice e contraddistinte da una elevata rotazione e da un campo magnetico estremo. Le onde gravitazionali generate da questi oggetti estremi”, continua la ricercatrice, “dovrebbero infatti essere caratterizzate da una persistenza maggiore rispetto a quelle oggi rivelate con gli interferometri Ligo e Virgo“.
Gli interferometri sono strumenti che permettono di studiare la composizione delle onde elettromagnetiche: Ligo, in particolare, sta per Laser Interferometer Gravitational-Wave Observatory, ed è un osservatorio statunitense progettato per il rilevamento delle onde gravitazionali. Virgo, invece, si trova a Santo Stefano a Macerata ed è una grande struttura con bracci lunghi circa 3 chilometri: alla collaborazione Virgo lavorano oltre 280 tra fisici e ingegneri, divisi in 20 gruppi di ricerca europei, di cui otto appartengono proprio all’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
“La rivelazione di segnali emessi da magnetar potrebbe perciò confermarne ulteriormente l’esistenza, ancora oggi oggetto di discussione nella comunità scientifica”, aggiunge Piccinni. “L’identificazione della controparte elettromagnetica di queste onde gravitazionali ci fornirebbe ulteriori dettagli sulla loro sorgente e rappresenterebbe un successo della cosiddetta astronomia multimessaggera“.
Ma che cosa si intende per astronomia multimessaggera?
Lo studio dell’Universo si basa sull’osservazione di quattro “messaggeri”: i raggi cosmici, i fotoni, i neutrini e le onde gravitazionali. Quando due oggetti massicci e compatti, come stelle di neutroni o buchi neri orbitano uno attorno all’altro, essi si avvicinano lentamente fino a fondersi, formando un unico buco nero: questo fenomeno viene definito con il termine coalescenza. Ad agosto del 2017, le osservazioni spaziali di Ligo e Virgo hanno registrato una coalescenza di due stelle di neutroni. Prima di questo evento non era mai stato possibile studiare un fenomeno cosmico attraverso le informazioni provenienti da due fonti completamente diverse. Questo evento ha segnato un passo molto importante per l’astronomia multimessaggera e il progetto della ricercatrice italiana potrebbe aggiungere, quindi, un ulteriore tassello al puzzle, aprendo così nuovi scenari da poter esplorare.
Promosso in collaborazione con la Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, il premio L’Oréal-Unesco “Per le Donne e la Scienza” ha come obiettivo quello di incoraggiare le donne che lavorano in ambito scientifico ad abbattere le discriminazioni di genere che limitano fortemente il loro percorso professionale, favorendo così la parità. Negli anni, questa iniziativa internazionale ha premiato, con sei borse di studio, 94 ricercatrici provenienti dai campi delle scienze della vita e della materia, tra cui anche l’ingegneria, la matematica e l’informatica.
Immagine in evidenza: Ornella Juliana Piccinni, Pagina Facebook INFN
Commenti recenti