franklin

Rosalind Franklin: il grande contributo alla scoperta della struttura del Dna

di Agnese Coletta e Arianna Scaramella, liceo classico Aristofane, Roma

Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.

Anche se nei libri di scuola viene solo citata, Rosalind Franklin ha dato un contributo fondamentale alla biologia molecolare. La scienziata infatti, attraverso un’immagine cristallografica a raggi X del Dna, aveva già dedotto che la struttura dell’acido nucleico fosse un’elica doppia.

Dai primi studi al King’s College

Rosalind Franklin nacque a Londra nel 1920. Fin da subito, si interessò allo studio della biologia molecolare e si laureò nell’università di Cambridge in chimica e fisica. Nel periodo successivo al secondo conflitto mondiale, Rosalind andò a Parigi dove analizzò attentamente la tecnica della diffrazione ai raggi X, metodo utilizzato per lo studio dei solidi cristallini.

Nel 1951, chiamata dal direttore Randal, divenne una ricercatrice nel King’s College di Londra, al fianco dello scienziato Wilkins.

Il contributo di Rosalind Franklin

Nel periodo di ricerca al King’s College Franklin e Wilkins avrebbero dovuto lavorare insieme all’analisi della struttura del Dna.

Mentre la scienziata pensava di dover condurre autonomamente la ricerca, Wilkins credeva invece che Franklin fosse stata chiamata come assistente per aiutarlo. La mancata distinzione dei ruoli aveva causato una scarsa comunicazione tra i due, per lo più dovuta al carattere forte della ricercatrice e al suo desiderio di rivalsa nei confronti di un sempre più diffuso maschilismo nel campo della ricerca scientifica. Rosalind infatti, ritenendosi esperta nella cristollografia ed essendo molto sicura di se, portò avanti il lavoro individualmente, senza coinvolgere il collega. 

A Londra Rosalind Franklin aveva creato un dispositivo per la cristallografia a raggi X, tramite il quale ottenne un’immagine definita del Dna. Questa famosa immagine sarà definita Fotografia 51, essendo la cinquantunesima fotografia di diffrazione scattata da Franklin, e sarà fondamentale per comprendere la struttura ad elica del Dna costituita da due filamenti antiparalleli tra loro intrecciati.

Dai raggi X al modello di Watson e Crick

La fotografia 51 sarà poi mostrata da Wilkins al collega Watson, anche lui impegnato a risolvere l’enigma della struttura del Dna. Watson e Crick senza produrre alcun esperimento, si basarono sull’immagine a raggi X di Rosalind e sulla teoria delle basi di Chargaff, il quale sosteneva che la quantità di adenina presente nel DNA fosse sempre uguale a quella di timina e la quantità di guanina a quella di citosina. I due costruirono quindi un modello molecolare a doppia elica in filo metallico, scoprendo che una base purina, (adenina e guanina) doveva sempre appaiarsi con una base pirimidina, (timina e citosina).Il modello dei due scienziati permise di riconoscere l’attività del Dna di codificare l’informazione ereditaria.

Il mancato riconoscimento

Per l’importante contributo che questi due scienziati diedero alla storia del Dna, nel 1962 Watson e Crick insieme al collega della scienziata, Wilkins, ricevettero il premio Nobel per la medicina.  Purtroppo Rosalind Franklin era venuta a mancare il 16 Aprile 1958 a causa di un tumore alle ovaie probabilmente dovuto alle lunghe ore passate esposta ai raggi X. In realtà però è giusto ricordare che il merito di tale scoperta era per lo più dovuto all’eccezionale immagine del Dna ricavata dopo anni di fatica da una donna che con le sue forze era riuscita a farsi spazio, pur non essendo presa sul serio, in un ambiente estremamente misogino e volto a favore del genere maschile. Per un lungo periodo la scienza la dimenticò, oggi sta iniziando a prendersi la sua rivincita, anche per tutte quelle donne che ingiustamente furono messe da parte nel mondo della scienza.

La missione Exomars 2020 che andrà alla ricerca di tracce di vita su Marte prenderà il suo nome.

credits immagine: “Photograph 51” di  Rosalind Franklin e Raymond G. Gosling, maggio 1952, conservata tra i documenti di Linus Pauling (Fonte: Oregon State University Special Collections & Archive Research Center)