Rosalind Franklin: la sua genialità in un romanzo

Rosalind Franklin: la sua genialità in un romanzo

La preziosa collaborazione di Rosalind Franklin dietro alla scoperta del dna raccontata nel nuovo libro “Her Hidden Genius” di Marie Benedict, a breve nelle librerie italiane
di Denise de Santana Ciaramicoli


L’autrice americana Marie Benedict cominciò la sua carriera come avvocata per dieci anni. Dal 2016 è diventata famosa per i romanzi che riguardano le nascoste vicende storiche di donne importanti. Il suo ultimo libro Her Hidden Genius è stato pubblicato il 25 gennaio 2022 negli USA.
Il romanzo è ambientato nel campo della ricerca scientifica, circondato da sessismo, competizione e vessazione, con lo sfondo di un’Europa che si sta riprendendo dopo il trauma della Seconda Guerra Mondiale e dell’Olocausto. La storia di Franklin, chimica britannica degli anni ’50 -’60, è il perfetto esempio di come il mondo della scienza sia stato per lungo tempo maschilista e patriarcale.

Rosalind Franklin nacque a Londra nel 25 luglio 1920 in una famiglia ebrea benestante ed influente. Dimostrò la sua passione per il mondo della scienza sin dall’infanzia e portò con sé tale dedizione e genialità negli studi universitari, rivelandosi un’eccellente studentessa. Concluse il suo dottorato di ricerca in chimica fisica nel 1945 presso l’Università di Cambridge. La giovane neodottorata si trasferì a Parigi, Francia, e lavorò presso Laboratoire Central des Services Chimiques de l’Etat, per specializzarsi nella tecnica cristallografica della diffrazione ai raggi X, un metodo usato per analizzare molecole di grandi dimensioni.

Nel 1950, la dottoressa Franklin lasciò le strade parigine per far ritorno alla città natale accettando l’opportunità di lavorare come ricercatrice associata nel laboratorio di ricerca, diretto da Maurice Wilkins, del King’s College. Qui si occupò dell’analisi del dna insieme al suo studente Raymond Gosling ed al biofisico Wilkins.
Era un periodo molto importante per il  mondo della scienza in quanto diverse accademie si contendevano la decifrazione della struttura del dna, nel tentativo di spiegare la natura dell’ereditarietà che tanto intrigò Gregor Mendel, fondatore della genetica nella seconda metà dell’Ottocento.
L’abilità di chimica fisica abbinata agli studi di Parigi, permisero a Franklin di perfezionare in maniera innovativa la tecnica della diffrazione a raggi x, ottenendo fotografie di molecole ad alta risoluzione e migliori di quelle di Wilkins. L’ambiente di lavoro fu ostile per Rosalind Franklin in quanto lei e Wilkins non entrarono mai in sintonia. Lui non la considerava una coetanea.
Rivalità e ambizione immersi in un maschilismo che sfociava nel separatismo tra uomini e donne: questa era l’oscura realtà del King’s College. Come ad esempio, alle donne non era permesso di frequentare la stessa zona pranzo dei colleghi perché era esclusiva per soli uomini.
Ad ogni modo Franklin riuscì a fare un ottimo lavoro con i diffrattogrammi e scoprì che il dna esiste in due forme, dipendendo dal microambiente chimico in cui si trovava: dna-A e dna-B. Nel 1951, il conflitto tra i due ricercatori portò John Randall, direttore dell’unitá di ricerca, a dividere il lavoro sul dna: assegnò a Franklin il dna-A , mentre il dna-B andò a Wilkins. Nel frattempo, Maurice Wilkins strinse amicizia con James Watson e Fancis Crick e mostrò loro i dati del lavoro di Franklin a sua insaputa.

La famosa immagine cristallografica fu la chiave per comprendere la struttura a spirale del dna in aggiunta alle informazioni chimiche dei componenti della molecola. Nonostante i suoi successi, Rosalind sentì che non le venivano riconosciuti i giusti meriti: l’essere chiamata “signorina Franklin” o addirittura “Rosy” invece di “dottoressa” sminuendo il suo titolo di studi, e le continue dispute e prevaricazioni del collega Maurice. Perciò, nello stesso anno del ’51, Franklin decise di trasferirsi al laboratorio del Birkbeck. Tutti i dati del suo lavoro rimasero al King’s College, per insistenza di Randall.

La rivista Nature, nel 25 aprile 1953, pubblicò l’articolo di Watson e Crick riguardo il dna. Nel 1956, a Rosalind Franklin fu diagnosticato il cancro alle ovaie, si sottopose ad un intervento chirurgico ma a seguire ebbe delle ricadute. Ciò nonostante lei continuò le sue ricerche con perseveranza, ma venne sopraffatta dalla malattia e morì il 16 aprile 1958 all’età di 37 anni.

James Watson, Francis Crick e Maurice Wilkins vinsero il premio Nobel per la medicina nel 10 dicembre 1962 e non fu menzionato il lavoro cruciale di Rosalind Franklin.

Seppur con un finale amaro, Her Hidden Genius avvicina il mondo della scienza a un pubblico che ne è fuori, appellandosi a tematiche femministe. Marie Benedict mette alla luce la storia di una donna meritevole che fu oscurata dalla prepotenza maschile, una vicenda del secolo scorso che rappresenta, in certi ambienti di lavoro, ancora una realtà per alcune donne oggigiorno.