Scienza se condividi
tratto dall’articolo di Marco Crescenzi
di Gloria Antonini
La Grande Muraglia cinese, le piramidi in Egitto e i grattacieli più alti del mondo. Sono queste le più straordinarie opere fatte dall’uomo? Sono certamente immense e magnifiche, ma la ricchezza dell’uomo è la conoscenza, che si è espansa per centinaia di migliaia di anni. Tutto ciò che vediamo intorno a noi è legato alla scienza! La fisica ci aiuta a capire come funziona l’universo, la chimica ci insegna a creare nuovi materiali che non troviamo in natura, e la biologia ci spiega quanto sia complessa la vita. Anche la geologia è importante, perché studia la Terra e i pianeti vicini, mentre l’astronomia ci porta a esplorare le stelle. È davvero incredibile pensare a quante cose abbiamo imparato grazie alla scienza!
Ma chi sono gli scienziati? Che tipo di lavoro svolgono ogni giorno?
Lo scienziato è una persona curiosa per natura, osserva, misura, si pone delle domande, ragiona e sperimenta. Parla con gli altri scienziati, scrive dei propri esperimenti e li condivide con il resto del mondo. Attraverso i suoi studi è come se mettesse ogni giorno un mattone per costruire un palazzo, un edificio del sapere.
Sembra il mestiere più bello del mondo!
Ma la scienza richiede tantissimo studio, impegno, pazienza, tempo e fatica.
E allora perché gli scienziati, nonostante tutto, amano il loro lavoro? Potremmo dire che studiare la natura è un po’ come fare musica, suonare uno strumento. Ascoltare la musica che suoniamo è un bellissimo piacere e gli scienziati, ogni giorno con la gioia e l’orgoglio di aggiungere un piccolo mattone, contribuiscono all’immenso edificio del sapere.
Questo articolo è scritto per tutti gli scienziati di domani. Auguro loro di appassionarsi a questo lavoro e di non smettere mai di stupirsi di fronte alla natura che ci circonda!
Marco Crescenzi, medico e Direttore del Servizio grandi strumentazioni e core facilities dell’Istituto Superiore di Sanità.
Gloria Antonini, zoologa e comunicatrice della scienza
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