Lo scienziato del femtosecondo
di Marta Ibrahim, III J, IIS “Di Vittorio-Lattanzio”, Roma
Questo saggio partecipa al concorso Hansel e Greta. Il vincitore verrà designato sulla base del numero di voti ricevuti e della valutazione da parte di una giuria di qualità. Le votazioni partiranno il 15 giugno 2020. Per votare cliccare su questo link, selezionare il tema desiderato e cliccare sul pulsante “vota” in fondo alla pagina.
Le scoperte di Ahmed H. Zewail aprono la strada a nuovi e importanti studi sui meccanismi delle reazioni chimiche. Oltre ai risultati scientifici egli va ricordato anche per la sua dedizione assoluta nello sviluppare rapporti tra culture diverse. E per queste qualità può essere un esempio per ciascuno di noi ad impegnarci a fare bene le cose in cui crediamo, facilitando il dialogo interculturale.
Ahmed Zewail, nato a Damanhour, in Egitto, il 26 febbraio 1946 e morto il 2 agosto 2016 a Pasadena, California, è considerato il padre della femtochimica. È stato professore di chimica fisica presso il California Institute of Technology (Caltech) e direttore del Center for Physical Biology Foundation di Moore presso il Caltech. Ha ricevuto la sua prima educazione in Egitto, dove si è laureato, per completare la sua formazione con il dottorato di ricerca presso l’Università della Pennsylvania. Nel 1976 fu nominato assistente professore di chimica fisica presso il Caltech.
Prima del 1990, a tutti gli studenti di chimica e scienze veniva insegnato che era impossibile determinare i precisi riarrangiamenti atomici che si verificano nel corso di qualsiasi reazione chimica, nell’istante in cui alcuni legami chimici si rompono e altri si formano. La frazione di tempo in cui si verificano tali eventi è intorno ai femtosecondi e un femtosecondo è un milionesimo di miliardesimo di secondo. Il grande contributo di Ahmed Zewail è stato quello di riuscire a superare questa barriera. Al Caltech ha sviluppato laser ultraveloci che producono impulsi laser ultrabrevi della durata del femtosecondo, per mappare le reazioni chimiche in dettaglio, rendendo possibile “fotografare” il processo fondamentale di rottura e formazione del legame.
Nel 1991 ha progettato il microscopio elettronico ultraveloce quadridimensionale (4D) per aiutare a comprendere la complessità e la natura delle trasformazioni fisiche, chimiche e biologiche.
Per queste scoperte nel 1999 Ahmed Zewail ha ricevuto il Premio Nobel per la chimica, terzo cittadino egiziano ad ottenere questo riconoscimento ma primo a vincere un Nobel in campo scientifico. Le sue ricerche hanno aperto la strada allo studio degli eventi chimici che si verificano sulla scala del femtosecondo. Tra le reazioni investigate da Zewail vi sono la dissociazione del cianuro di iodio e dello ioduro di sodio e la formazione del radicale ossidrile a partire da idrogeno atomico e diossido di carbonio.
Il 27 aprile 2009, il presidente Barack Obama lo ha nominato membro del Consiglio dei consiglieri della Casa Bianca e, nel novembre dello stesso anno, è stato inviato come rappresentante scientifico degli Stati Uniti in Medio Oriente. In tale veste, ha promosso collaborazioni scientifiche ed educative tra gli Stati Uniti e i paesi del Medio Oriente, parte di un piano per favorire relazioni più amichevoli e migliorare la posizione degli Stati Uniti in quella regione.
Credits immagine: Science History Institute
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