Il primo summit del premio Nobel: passi concreti per un futuro migliore
Dal 26 al 28 Aprile si terrà il primo summit della fondazione Premio Nobel. Figure politiche e storiche si alterneranno su un palco virtuale con giovani attivisti per il clima per parlare di azioni concrete per condurre il mondo verso un futuro più sostenibile
Sarà un evento unico che si terrà online dal 26 al 28 aprile e tratterà alcuni temi caldi che negli ultimi anni hanno ricevuto una maggior considerazione: cambiamenti climatici, perdita di biodiversità, transizione in un futuro sostenibile e azioni concrete. “Abbiamo ancora una possibilità per realizzare un futuro sicuro”, afferma Johan Rockström, direttore dell’istituto di Potsdam per la ricerca sull’impatto climatico e organizzatore del summit.
L’evento, intitolato “Our Planet, Our Future”, ha come scopo principale raccontare la storia della sostenibilità come unica via percorribile per un futuro migliore per l’intera umanità. Un obiettivo ambizioso portato avanti dalle abili mani di “sarti” che da anni si battono per portare attenzione sui temi sopracitati. Scienziati, politici, giovani attivisti per il clima, una compagine di personalità variegate che hanno come scopo costruire una narrativa fondata su scienza, soluzioni e innovazioni.
Il programma prevede tre sessioni principali, in cui prenderanno parola figure internazionali del calibro del Dalai Lama, nella sessione “Scriviamo il futuro insieme”, e Al Gore, ex-vicepresidente degli Stati Uniti e premio Nobel per la pace. Saranno presenti comunicatori della scienza come Sir David Attenborough, che introdurrà la prima giornata, e giovani attivisti per il clima come Xiye Bastida, una delle principali organizzatrici del movimento locale Fridays for Future di New York, che parlerà in un intervento intitolato “Pay it forward: prevedere i prossimi passi con i nostri leader di domani”. A questi momenti di confronto faranno seguito altre sessioni accademiche e scientifiche dove premi Nobel e altri esperti di impatto ambientale discuteranno il ruolo della scienza nel traghettare le società verso una sostenibilità globale. L’intero programma vedrà alternarsi anche performance musicali, lezioni di yoga e puzzle da risolvere durante le pause, rendendo più dinamica la struttura di interventi.
La terza e ultima sessione sarà quella dedicata alle soluzioni pratiche. Sulle fondamenta della scienza è possibile costruire un’industria sostenibile protagonista della transizione ecologica che il summit cerca di sottolineare con tutte le sue forze. Le soluzioni saranno proposte su diversi fronti: tecnologie volte a cambiare il paradigma dell’infinita richiesta di risorse naturali non rinnovabili; la rivisitazione del ruolo di accademie scientifiche e istituiti nazionali e internazionali nell’educazione del cittadino su queste tematiche; la ricerca di nuovi modelli di business tramite startup che possano accogliere le sfide ambientali del nuovo secolo e molto altro.
Un particolare interesse sembra essere rivolto nei confronti della lotta alla disinformazione con due eventi che tratteranno la tematica. Safiya Noble e Kate Starbird, professoresse rispettivamente dell’università della California e di Washington, parleranno del ruolo della manipolazione delle informazioni da parte dei media, della polarizzazione dell’opinione e dell’erosione della fiducia nei confronti delle figure scientifiche. Inoltre, si prenderà in considerazione la fondazione di un “Gruppo intergovernativo sull’ambiente dell’informazione” (IPIE) per analizzare l’ambiente informativo globale e offrire raccomandazioni e informazioni ai governi basati su fatti scientifici.
La presenza di nomi importanti di ieri e di oggi fa nascere un sorriso di speranza per un summit che potrebbe rivelarsi un evento storico unico. È possibile seguire i diversi interventi inscrivendosi all’evento al seguente link:
https://www.nobelprize.org/events/nobel-prize-summit/2021/register/#tab-content
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