Think pink
“È letteralmente impossibile essere una donna. Dobbiamo essere sempre straordinarie, ma in qualche modo, finiamo sempre per sbagliare”, così inizia il monologo di America Ferrera nel film Barbie: aperta critica al patriarcato e simbolo del desiderio di emanciparsi da un mondo al maschile. Diretto da Greta Gerwig, il film ha come protagonista Margot Robbie nei panni di Barbie in un mondo ideale e perfetto. Se la realtà è dominata dagli uomini, a Barbieland le donne sono autonome e affermate mentre i personaggi maschili, i Ken, sono ingenui e goffi. Qui ogni giornata scorre serena fino a quando Barbie, tormentata da dubbi, non si vede più perfetta. Decisa a far tornare tutto come prima va nel mondo reale insieme a Ken. Questa esperienza cambia tutto: non vuole più essere messa in una ‘scatola’ ed essere uno stereotipo. Consapevole del proprio valore e della propria individualità sceglie di rimanere nel mondo reale. Ken invece è spiazzato: ora deve imparare a farcela da solo. Il film esplora il tema dell’emancipazione della donna e della difficoltà dell’uomo a tenere il suo passo.
Celeste Ottaviani, studentessa del master “la scienza nella pratica giornalistica” presso il dipartimento di biologia e biotecnologie “Charles Darwin” della Sapienza Università di Roma
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