Tre minuti alla fine del mondo
Clima e ammodernamento delle armi nucleari: la fine del mondo si avvicina. Almeno secondo gli scienziati che muovono il Doomsday Clock, orologio “simbolo” della fine del mondo
Tic-tac, tic-tac. Sono lancette del Doomsday Clock che il 19 gennaio sono state spostate in avanti di due minuti dalla commissione del Bulletin of the Atomic Scientists (BAS) composta, tra gli altri, da 17 premi Nobel. L’Orologio dell’Apocalisse segna ora le 23:57, ricordandoci che il rischio di autodistruzione dell’umanità è a soli tre minuti dal diventare realtà.
La mezzanotte del Doomsday Clock indica, infatti, la fine del mondo. Ogni anno la commissione decide se far avanzare, indietreggiare o rimanere ferme le sue lancette, che dal 1947, anno della sua creazione, ad oggi, sono state mosse 17 volte. Le motivazioni che hanno spinto quest’anno a spostare le lancette in avanti di due minuti rispetto alle 23:55 dello scorso anno sono l’incontrollato cambiamento climatico, l’ammodernamento globale delle armi nucleari e gli arsenali atomici fuori misura.
Come si legge sul sito del BAS: «si deve agire a partire da adesso per cercare di ridurre le emissioni globali di anidride carbonica». Per quanto riguarda le armi nucleari, poi: «sono troppe e gli sforzi per ridurle sono in una fase di stallo» e sia USA che Russia, ma anche altri paesi con armi nucleari, hanno in piedi programmi per modernizzare le loro triadi (terrestre, navale e aerea) con conseguenti ricadute anche in termini di costi e di risorse impiegate per mantenere gli arsenali al sicuro.
«La minaccia climatica e quella delle armi nucleari possono essere collegate […] con prospettive veramente terribili, – ha affermato il direttore esecutivo del BAS, Kennette Benedict – . Molte nazioni, infatti, stanno sviluppando l’energia nucleare per contribuire a ridurre le emissioni di carbonio, potenzialmente aumentando il rischio di proliferazione di materiali nucleari. Contemporaneamente, l’innalzamento del livello del mare causato dal cambiamento climatico potrebbe mettere a rischio le centrali nucleari costruite sulle coste».
Il Doomsday Clock si è fermato a tre minuti dalla mezzanotte solo altre due volte: nel 1949 per i test sovietici sulla bomba atomica e nel 1984 per le forti tensioni tra USA e Unione Sovietica. La massima vicinanza alla fine del mondo (23:58) è stata segnata nel 1953 per i test sulla bomba a idrogeno, mentre l’orologio ha segnato il suo record positivo fermandosi alle 23:43 nel 1991 con la fine ufficiale della Guerra Fredda e lo Strategic Arms Reduction Treaty.
Credits immagine di copertina: Compfight
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