Trentacinque Nobel uniti contro il terrorismo
Un gruppo di premiati di Stoccolma ha presentato ai capi di stato una lettera per chiedere la limitazione dell’uso di uranio arricchito
In occasione del Nuclear Security Summit 2016, tenutosi a Washinghton il 31 Marzo e l’1 Aprile, cinquanta leader provenienti da ogni parte del mondo si sono riuniti per discutere del rischio di attentati terroristici. Anche alcuni premi Nobel hanno espresso il loro parere per migliorare la sicurezza internazionale e lo hanno fatto attraverso una lettera indirizzata ai partecipanti del summit. La notizia è stata data dall’American Institute of Physics e dalla Federation of American Scientist.
Nella lettera si chiede di limitare l’uso civile di uranio arricchito (Heu), che è il combustibile delle centrali nucleari ma è anche fondamentale per la costruzione di una bomba atomica. Perciò i terroristi internazionali, da Al-Queda all’Isis, avrebbero interesse a sottrarlo dai reattori delle centrali o dalle armi nucleari. I governi hanno già iniziato a ridurre l’uso dell’Heu e a utilizzare materiali alternativi. Ma ora all’impegno dei leader mondiali si è unita la voce di trentacinque premi Nobel guidati da Burton Richter, Nobel per la fisica nel 1976, e da Charles Ferguson, presidente della Federation of American Scientists.
Attraverso la lettera i premiati di Stoccolma hanno chiesto la sostituzione di tutto l’uranio arricchito usato per scopi militari o civili con l’uranio meno arricchito (Leu). A questo scopo, hanno sottolineato l’importanza di studi tecnici avanzati e la collaborazione tra scienza e politica. Infine i Nobel hanno suggerito la stesura di una tabella di marcia per la chiusura dei reattori nucleari alimentati con l’Heu e hanno incoraggiato il passaggio a materiali poco radioattivi, come il cobalto-60 e il cesio-35 usati anche in medicina.
I Nobel non sono gli unici ad aver espresso il loro parere sul nucleare in occasione del Nuclear Securiy Summit. Anche sei senatori democratici americani hanno scritto al presidente Obama chiedendo di iniziare lo stoccaggio di tutto l’uranio arricchito ancora in circolazione. Ma c’è solo uno scopo dietro questi documenti scritti in sintonia da scienziati e politici: migliorare la sicurezza internazionale.
Credits immagine in evidenza: Wikimedia Commons
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