Uno scrittore green
Il 20 aprile in occasione del Festival dellle Scienze di Roma presso l’Auditorium Parco della Musica abbiamo partecipato alla presentazione del libro Tasmania di Paolo Giordano. Un dialogo tra lo scrittore e Silvia Bencivelli, entrambi comunicatori scientifici, sulla questione dei cambiamenti climatici. Ma soprattutto sui linguaggi per raccontare il problema ambientale.
Come raccontare la crisi ambientale? Una soluzione potrebbe essere quella di intrecciare la questione globale con quella personale. Così fa ha fatto lo scrittore Paolo Giordano nel suo nuovo libro Tasmania e proprio da questo iniziano a dialogare Paolo Giordano e Silvia Bencivelli durante la presentazione del libro al Festival delle scienze di Roma.
L’autore racconta che l’ispirazione per questo libro è nata dalla consapevolezza che nello stesso periodo a Parigi sono accaduti due fatti eclatanti: l’accordo di Parigi sul clima e l’attentato al Bataclan, il primo di una lunga serie di attentati terroristici avvenuti in Europa tra 2017 e 2018.
“Ero a Parigi in quel periodo e nella mia memoria i due eventi si sono completamente disaccoppiati. Nel giro di pochi anni non li percepivo più nella loro simultaneità. Ricostruendo i fatti mi sono accorto che invece c’era una coincidenza temporale e ho pensato che questo dicesse qualcosa sulla velocità con cui rinfreschiamo senza avere il tempo di collocare le cose della nostra memoria. Questo mi è sembrato il punto di partenza interessante” racconta Giordano.
In un periodo in cui si stava scrivendo la storia della consapevolezza ambientale, con il primo accordo mondiale vincolante sul clima, la paura del terrorismo in Europa ha dominato il nostro sentire personale.
“Siamo – dice Giordano – in mezzo a un fuoco incrociato di informazioni, di inquietudini e di ansie che sono enormi. Quella sul clima che sarebbe quella che ci riguarda tutti di più ha lo svantaggio di essere molto veloce ma in realtà troppo lenta per i nostri tempi di informazione e quindi ogni volta viene superata da altre. Terrorismo, guerra in Europa, crisi sono tutte tematiche che vincono sull’ansia climatica”.
La questione climatica riguarda tutti e da essa dipende il nostro futuro. L’essere proiettata nel futuro la rende però distaccata dall’oggi nonostante i suoi effetti appartengono già al nostro presente.
“Io stesso – dice Giordano – parlo dei cambiamenti climatici come di qualcosa che avverrà nel futuro. Credo che dovremmo tutti cominciare a cambiare il tempo verbale e a dire che siamo già
nell’epoca in cui i cambiamenti climatici sono percepibili. Funzioniamo così nel momento in cui ci accorgiamo che il rischio è presente e tangibile quello è il momento in cui siamo cominciamo a essere pronti come individui e come società reagire”.
Il ruolo del divulgatore di scienza diventa quindi fondamentale per raccontare questioni di questo tipo. Ma oltre al linguaggio quali sono le tecniche con cui un divulgatore può attirare l’attenzione del pubblico sul problema ambientale?
“A volte basta un’immagine. Ad esempio, nel libro il tempo e l’acqua di Magnason per descrivere la perdita della biodiversità racconta che negli ultimi anni i camionisti americani alla fine della loro traversata degli Stati Uniti hanno il parabrezza pulito, anni fa invece sarebbe stato pieno di insetti spiaccicati. Ecco, un’immagine del genere ha più poteri di persuasione di 20 pagine di report e di grafici scientifici”.
Quindi le informazioni che provengono dalla ricerca e dal mondo accademico rappresentano la fonte e il materiale di partenza su cui costruire una narrazione fruibile alla società. Non sempre però l’accademico e lo scienziato riescono a trasmettere l’informazione alla società in modo corretto.
“Una delle cose che mi spaventano dell’essere esperti è che dà molto facilmente l’illusione di essere esperto di tutto e questa è una cosa che si trova tantissimo tra gli accademici è una specie di riflesso incondizionato. Si può essere iper-competenti e non capire niente del mondo” conclude Giordano.
Paolo Giordano fisico e scrittore
Silvia Bencivelli medico, giornalista scientifica, autrice e conduttrice radiotelevisiva
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